La Polizia di Stato ha svolto un’articolata operazione di P.G. fra Genova e Varese che ha visto la collaborazione delle D.I.G.O.S. delle due città e di personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Genova e Milano.
L’attività si inserisce nell’ambito di un’indagine diretta dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Genova e coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, a carico di un cittadino siriano di 23 anni residente con la famiglia a Varese, attualmente disoccupato.
Il reato ipotizzato dal P.M. è quello previsto e punito dall’art. 270 bis c.p. (partecipazione ad Associazione con finalità di terrorismo anche internazionale), avendo raccolto, nel corso delle indagini, solide evidenze circa l’intenzione del giovane di recarsi in Siria per unirsi alle fila di Jabat al Nusra, ragione per la quale stava pianificando un imminente viaggio, circostanza quest’ultima che ha determinato l’A.G. ad emettere, a fronte del “pericolo di fuga”, la misura pre-cautelare del fermo. Non sono, invece, emerse evidenze in ordine a possibili progettualità violente da attuare sul territorio nazionale.
Al pari del fermato, attesi gli stretti rapporti con alcuni soggetti stranieri residenti in Genova e provincia, al fine di chiarire il ruolo di essi nella vicenda dell’ipotizzato arruolamento del 23 enne fra le fila della formazione jihadista, si è dato corso alla perquisizione personale, informatica e domiciliare di 5 soggetti. Sono stati oggetto di perquisizione anche alcuni luoghi frequentati dall’arrestato.