Weekend movimentato per gli uomini della Volante della Questura di Varese.
Nella mattina di sabato 30 luglio, infatti, un equipaggio della Volante è intervenuto nel rione di Giubiano, dove un trentenne italiano è stato trovato in strada, seminudo e ricoperto di sangue. Il giovane riverso a terra, oltre a lamentarsi per una profonda ferita alla mano sinistra, urlava asserendo di essere stato vittima di una tentata violenza sessuale e furto da parte di uno straniero, del quale ha fornito agli agenti una dettagliata descrizione.
Grazie alle testimonianze degli amici e dei condomini del malcapitato è stato possibili ricostruire l’accaduto: nel corso della notte il trentenne, dopo aver passato alcune ore in alcuni locali pubblici della città, ha incontrato un coetaneo di origini albanesi che si è offerto di accompagnarlo a casa.
Nell’appartamento dell’italiano, forse complice l’alcool, l’albanese ha cercato di avere un rapporto sessuale orale con l’amico. Al suo rifiuto è scaturita una furibonda lite con un ulteriore tentativo da parte dell’albanese di rubargli del denaro.
Nel corso della lite furibonda il giovane italiano è stato aggredito con un vetro frantumato dall’albanese che gli ha provocato una grave ferita alla mano che gli ha reciso il tendine.
Gli agenti, dalla descrizioni ricevute, sono riusciti a rintracciare l’aggressore, V.R., albanese di 28 anni, residente in città che, nel frattempo aveva già occultato l’abbigliamento indossato, sporco di sangue, successivamente rinvenuto e sequestrato dal personale operante aggredito verbalmente e fisicamente dallo stesso.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese – Dott. M. Politi, hanno quindi portato all’arresto dell’aggressore, per i reati di tentata violenza sessuale, tentata rapina, lesioni gravi e violenza a pubblico ufficiale.
Nella serata di sabato, gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono intervenuti presso l’abitazione di una donna peruviana di 29 anni, residente con la famiglia nel centro cittadino, da anni vittima di percosse e maltrattamenti inflitte dal marito, suo connazionale, più anziano di 15 anni.
L’uomo, accecato dalla gelosia e dai “fumi” dell’ alcool, nel corso della serata ha percosso per l’ennesima volta la donna che, finalmente ha trovato il coraggio di chiamare il 112: il pronto intervento di una pattuglia della Volante ha posto fine ai maltrattamenti procedendo all’arresto del sudamericano che è stato condotto, su disposizione del Dott. M. Politi, presso la locale casa circondariale.