Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio hanno notificato al titolare del bar “Papaya” di viale Repubblica il provvedimento con il quale il Questore di Varese ha ordinato la chiusura dell’esercizio pubblico per 5 giorni.
Com’è noto nel pomeriggio del 30 novembre pattuglie dei Carabinieri e della Polizia erano intervenute presso il bar perché un uomo aveva dato in escandescenze aggredendo con minacce e botte la ex compagna e il suo attuale partner, per poi scagliarsi contro l’auto dell’avversario e gli arredi del bar, distruggendoli. All’arrivo delle pattuglie l’uomo, un pregiudicato, si faceva trovare a torso nudo e urlante. Condotto in Caserma aveva proseguito nelle sue intemperanze venendo infine arrestato dai Carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamento e minacce.
Non era però la prima volta che il bar era teatro di episodi di volenza. Lo scorso mese di luglio infatti una Volante del Commissariato aveva arrestato un pregiudicato per atti persecutori, subito dopo che aveva rivolto le ultime minacce alla ex compagna proprio dentro al bar e nelle sue immediate vicinanze.
Episodi che non sono sembrati casuali al Commissariato di via Foscolo poiché dai numerosi controlli di polizia effettuati nei confronti dei frequentatori del bar era emerso che una in buona percentuale si trattava di soggetti con precedenti.
Da qui la proposta indirizzata al Questore di Varese di sospendere temporaneamente l’attività del bar, come di fatto è avvenuto applicando l’articolo 100 del TULPS, nella convinzione che il locale costituisca oggettivamente una turbativa per l’ordine pubblico, la tranquillità e la sicurezza dei cittadini.