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Nel primo pomeriggio di ieri 23 novembre 2018, a Brezzo di Bedero (VA) i Poliziotti della Polizia di Frontiera di Luino sono intervenuti all’interno di un appartamento abitato da due uomini di origine Marocchina di 26 e 40 anni i quali per un’esalazione di monossido di carbonio, versavano già in gravi condizioni.
Gli agenti poco prima, avevano appreso da parte del Pronto Soccorso di Luino, che un giovane ragazzo marocchino, noto agli operatori per altre vicende, era stato condotto all’ospedale Niguarda di Milano, per essere sottoposto immediatamente a terapia iperbarica, in quanto trovato per strada in stato di incoscienza per intossicazione da monossido di carbonio.
Conoscendo il luogo ove il giovane conviveva con altri connazionali, e ipotizzando che questi ultimi potessero essere potenzialmente in pericolo di vita, immediatamente e d’iniziativa, i poliziotti raggiungevano l’abitazione del ragazzo ove, trovavano uno dei due ragazzi conviventi accasciato al letto con un principio di convulsioni e l’altro, che rigettava succhi gastrici.
Senza alcuna esitazione, i poliziotti dopo aver provveduto a spalancare porte e finestre per areare i locali, chiedevano l’intervento dei vigili del fuoco e del personale medico che provvedeva al trasposto immediato dei due ragazzi al locale pronto soccorso per essere sottoposti ad ossigeno terapia per avvelenamento da monossido di carbonio.
Da quanto appurato l’appartamento era privo di riscaldamento e gli uomini per riscaldarsi, avevano acceso la sera precedente una brace che aveva consumato quasi interamente l’ossigeno all’interno dell’appartamento.