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Nel tardo pomeriggio della giornata di ieri, personale della Polizia di Stato della Questura di Varese, ha proceduto all’arresto di un cittadino albanese in quanto colto in flagranza di reato.
L’attività è da integrarsi nei servizi di prevenzione e repressione, previsti dal piano straordinario di controllo del territorio, messo in atto in concomitanza con il periodo festivo e finalizzato soprattutto a reprimere i cosiddetti reati predatori e di micro spaccio di sostanze stupefacenti. Per il raggiungimento di predetti obbiettivi la Questura ha predisposto anche servizi di attento monitoraggio di persone pregiudicate e/o in ogni caso destinatarie di provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria.
Al riguardo si segnala che il cittadino albanese arrestato ieri è un personaggio già “attenzionato” dagli uomini della narcotici, che già nel mese di febbraio e di agosto 2017 lo hanno arrestato per detenzione e spaccio di cocaina. Dal mese di settembre lo stesso era sottoposto al regime degli arresti domiciliari, con possibilità di assentarsi e di uscire dall’abitazione per svolgere la propria attività lavorativa presso cantieri edili. Nel seguire la predetta pista i poliziotti sono riusciti a percepire che nell’arco temporale in cui lo straniero era autorizzato ad uscire di casa era riuscito a mettere piedi un “ illecito business ”. Nella giornata di ieri, i poliziotti della Squadra Mobile – Sezione Antidroga, approfittando di un suo passo falso sono riusciti a localizzarlo in compagnia di un cittadino italiano, anch’esso pregiudicato, approfondendo così gli accertamenti su entrambi. Al termine dell’attività erano stati rinvenuti all’interno di un barattolo trovato presso l’abitazione dell’Italiano, grammi 30 circa di cocaina già suddivisa in dosi per lo spaccio, lasciatagli pochi istanti prima dal cittadino Albanese. Di fronte all’evidenza quest’ultimo ha ammesso la responsabilità.
Al termine delle formalità di rito lo straniero è stato associato alla casa Circondariale di Varese