La sera del 3 aprile u.s. una quattordicenne accompagnata dal padre si è presentata presso gli Uffici del Commissariato della Polizia di Stato di Gallarate, visibilmente scossa, raccontando di essere stata adescata sui social network da un uomo adulto che le inviava immagini e video mentre compiva atti sessuali. L’uomo le chiedeva con insistenza di poterla incontrare in un noto parcheggio della città, rendendosi disponibile ad effettuare ricariche telefoniche o a darle del denaro per comprarsi vestiti. Immediatamente sono stati organizzati servizi di appostamento nei pressi del luogo deputato all'incontro, ma dopo numerosi contatti telefonici tramite la chat di un noto social network l'adescatore non si è presentato all'appuntamento. A questo punto i poliziotti rientrati in Commissariato hanno raccolto la circostanziata denuncia della minore venendo a conoscenza di ulteriori particolari raccapriccianti. Da questo momento in poi gli investigatori del Commissariato in stretto contatto con il Sost. Proc. Maria Cristina Ria della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, vista la delicatezza della situazione, hanno monitorato giorno e notte il profilo della giovane vittima. L'adescatore insistentemente ha tentato di corrompere la ragazzina promettendo denaro e inviando video a sfondo sessuale in una escalation di proposte, culminate il giorno 7 aprile quando si è presentato all'appuntamento convinto di poter incontrare la sua vittima, ma al suo posto vi erano i poliziotti del Commissariato della Polizia di Stato che lo hanno arrestato per induzione alla prostituzione di una minorenne e tradotto presso la Casa circondariale di Busto.
Commissariato di P.S. di Gallarate – Arrestato pedofilo
10/04/2017