Oggi 8 marzo la Polizia di Stato ha partecipato alla celebrazione della Giornata internazionale della donna con una serie di eventi ed appuntamenti in tutta Italia per sensibilizzare la difesa dei diritti delle donne. In particolare, la Questura di Varese, nella mattinata odierna, è stata presente nella centrale Piazza Monte Grappa con un Camper della Polizia di Stato ed un’equipe di operatori specializzati, formata da una psicologa, due operatrici specializzate della Polizia di Stato, di cui una appartenente alla locale Squadra Mobile e una alla locale Divisione Anticrimine, e una rappresentante della Rete Antiviolenza. Lo scopo dell’evento è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della violenza di genere e soprattutto fornire informazioni e supporto a coloro che ne hanno necessità, ricordando che la Polizia di Stato è a fianco delle donne. Quali sono gli strumenti legislativi a disposizione? Dall’ammonimento al divieto di avvicinamento, fino ai domiciliari ed al carcere nei casi più gravi, ma soprattutto è fondamentale la prevenzione dei fenomeni di violenza sia attraverso campagne di sensibilizzazione come quella svolta oggi in piazza sia attraverso l’attuazione del protocollo E.V.A. – Esame delle Violenze Agite –, già attivo anche nella Questura di Varese, che consiste in una procedura messa in atto dagli operatori di Polizia, nei casi di intervento per violenza domestica, che consente loro di sapere, attraverso la compilazione di una checklist, se ci siano stati altri episodi in passato nello stesso ambito familiare, anche in assenza di formali denunce. All’evento di oggi, al quale anche il nuovo Questore dott. Giovanni Pepè ha voluto essere presente sottolineando così quanto sia precipuo l’interesse della Polizia di Stato su questi temi, hanno partecipato numerosi cittadini, dimostrando curiosità ed interesse non solo nei confronti dell’evento ma anche e soprattutto della tematica, fermandosi per chiedere informazioni e raccontando, in diversi casi, esperienze personali o di persone a loro vicine che vivono situazioni di disagio. La flessione negli ultimi due anni dei delitti tipici (dai femminicidi, alle violenze sessuali, dai maltrattamenti in famiglia agli atti persecutori) non ferma l’impegno di prevenzione: non solo perché il numero assoluto delle vittime continua ad essere inaccettabile, ma perché l’esperienza di polizia e delle associazioni da tanti anni impegnate su questi temi mostra l’esistenza di un “sommerso” che troppo spesso non si traduce in denuncia. Con riferimento alla rilevanza del fenomeno della violenza di genere in ambito locale, le attività della Polizia di Stato della Questura di Varese, relativamente a questa tipologia di reati, hanno visto la Squadra Mobile – II Sezione- coinvolta in 58 indagini nell’anno 2015 e 51 nel 2016, mentre gli interventi delle Volanti sono stati 21 nel 2015 e 25 nel 2016. Già nei primi due mesi del 2017, sono state svolte 14 indagini dalla Squadra Mobile ed effettuati 6 interventi dalla Squadra Volante. Con riferimento all’attività della Divisione Anticrimine, dall’inizio del 2015 ad oggi sono stati complessivamente emessi più di 47 ammonimenti, di cui 3 nei primi due mesi del 2017.