Una donna rom che chiedeva l’elemosina “esibendo” ai passanti la figlia neonata è stata denunciata dalla Volante della Polizia di Stato del Commissariato di Busto Arsizio e allontanata dalla città insieme al fratello con foglio di via obbligatorio.
Erano circa le 10,30 di oggi quando la pattuglia, su segnalazione di alcuni passanti, ha raggiunto il parcheggio di un supermercato: qui i poliziotti hanno potuto direttamente constatare che la nomade, tenendo in braccio la bimba nata solo un mese fa, la porgeva alla vista dei clienti per impietosirli e convincerli a concederle l’elemosina. La donna è stata fermata e portata in Commissariato, dove si è accertato che aveva già collezionato precedenti per reati contro il patrimonio. Qui è stata raggiunta dopo alcuni minuti dal fratello, a sua volta pregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona, il quale, evidentemente ben sapendo dove la donna si trovava e in quale attività fosse impegnata, aveva appreso che la sorella era stata prelevata dall’autovettura della Polizia di Stato.
A entrambi è stata notificata la misura di prevenzione del divieto di ritorno a Busto Arsizio per tre anni, con foglio di via per i comuni di rispettivo domicilio. La donna inoltre è stata denunciata alla Procura della Repubblica per il reato di impiego di minore nell’accattonaggio e la situazione della figlia neonata, tenuta al freddo al solo scopo di agevolare la raccolta delle elemosine, è stata segnalata al Tribunale dei Minorenni.
Inoltre, alla nomade è stato contestato dalla Polizia Locale di Busto Arsizio anche l’illecito amministrativo previsto dal regolamento Comunale