Gli agenti del Commissariato di P.S. di Gallarate hanno identificato e denunciato in stato di libertà gli autori dell’aggressione consumata lo scorso 6 agosto ai danni del gestore di una paninoteca kebab di Via San Giovanni Bosco, in pieno centro storico.
Si tratta di due giovani di nazionalità pakistana, regolarmente soggiornanti in Italia e residenti a Gallarate, rispettivamente di ventidue e diciassette anni; nonostante la giovane età sono conosciuti alle Forze dell’ordine per i loro precedenti (specialmente il ventiduenne annovera già vari precedenti per reati contro il patrimonio, soprattutto rapina e furto, e lesioni personali), ed i fatti, così come ricostruiti dagli agenti grazie ad alcune testimonianze ed in collaborazione con la vittima dell’aggressione (un trentacinquenne di nazionalità pakistana regolarmente soggiornante), denotano anche in questo caso notevole aggressività e spregiudicatezza.
Già nella serata di venerdì 5 agosto, infatti, i due giovani avevano fatto visita al gestore del kebab, chiedendogli, a gran voce, concitatamente e senza tante spiegazioni, un coltello da cucina in prestito, che naturalmente era stato loro negato prima di invitarli ad andarsene per non disturbare la clientela.
Il rifiuto, però, non era stato accettato di buon grado, ed i due arditamente erano tornati al kebab circa un’ora più tardi, ben oltre la mezzanotte, per impartire una lezione al connazionale poco incline alle loro ragioni; l’avevano aggredito dentro il negozio e colpito con due pugni al volto, prima di fuggire tra i vicoli del centro non appena lui aveva afferrato il telefono cellulare e minacciato di chiamare la Polizia.
Molto spaventato dall’aggressione il gestore aveva effettivamente contattato il 112NUE e poco dopo una Volante del Commissariato lo aveva raggiunto; raccolte le descrizioni degli aggressori gli agenti si erano dedicati alle ricerche ma senza successo, anche a causa del buio notturno.
Il gestore, rassicurato e con già l’appuntamento per l’indomani in Commissariato per la denuncia, si era dunque preparato all’ormai imminente chiusura insieme ad un altro connazionale collega di lavoro, allorché i due giovani erano ancora ricomparsi, questa volta imbestialiti per avere lui chiamato la Polizia e decisi ad impartirgli una lezione più chiara.
Entrati nuovamente dentro il negozio, lo hanno affrontato ed aggredito ancor più veementemente finché il ventiduenne, brandita una bottiglia in vetro dal contenitore posto sul retro della paninoteca, gliela aveva infranta sul lato della testa, causando le ferite (fortunatamente non molto gravi, perché guaribili in quindici giorni) da cui era sgorgato abbondante il sangue poi ben visibile al suolo.
I due si sono dati alla fuga prima che la Volante tornasse sul posto richiamata dal “kebabbaro”, ma alla fine sono stati riconosciuti ed individuati, anche grazie ai filmati di videosorveglianza di una attività commerciale nelle vicinanze che li ha immortalati mentre fuggono.
Decisivi contro di loro sono stati il racconto della vittima dell’aggressione e la testimonianza del connazionale che era al lavoro con lui, che dopo avere superato il timore iniziale hanno pienamente collaborato con gli agenti.