Un ventenne italiano che sottoponeva da anni i genitori a continue vessazioni è stato arrestato questa mattina dagli investigatori della Polizia di stato del Commissariato di Busto Arsizio.
Le accuse sono quelle di maltrattamenti contro i familiari, aggravati perché commessi in presenza di un fratello minorenne, e di estorsione.
Nei giorni scorsi il padre e la madre del ragazzo, esasperati da una situazione che si protraeva da molto tempo, si sono presentati negli uffici di via Candiani e hanno proposto una dettagliata denuncia nei confronti del figlio.
I due hanno spiegato che da anni il primogenito li minacciava anche di morte, li insultava e li aggrediva fisicamente per ottenere somme di denaro o per imporre il proprio discutibile stile di vita. In alcune occasioni, quando non riusciva a estorcere il contante, sottraeva da casa monili e denaro o, in preda a crisi isteriche, scagliava e rompeva oggetti e suppellettili. Era anche accaduto che il giovane minacciasse il padre con un coltello, che lo colpisse alla schiena con uno skateboard e che gli rovesciasse addosso candeggina e caffè bollente. Questi comportamenti, che si ripetevano con cadenza pressoché quotidiana, costringevano talvolta i genitori, in uno stato di perdurante ansia e paura, a fuggire da casa o a rinchiudersi a chiave nella stanza da letto per timore di essere aggrediti e colpiti nel sonno.
La denuncia ha trovato riscontro nei numerosi interventi compiuti negli ultimi anni dalle pattuglie del Commissariato, più volte accorse presso l’abitazione familiare, e nelle conseguenti denunce per violazioni della normativa sulle sostanze stupefacenti e per reati contro il patrimonio e la persona commessi dall’indagato quando ancora era minorenne.
La Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha quindi ritenuto di richiedere l’emissione della misura cautelare, concessa dal GIP ed eseguita dai poliziotti che hanno condotto il giovane in carcere.