Nelle prime ore di ieri, 18 luglio, a Udine e Venezia, personale di questa Squadra Mobile, congiuntamente a personale
della Squadra Mobile di Genova, Ufficio che ha condotto le indagini, e di Venezia, ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa
dal GIP di Genova, nei confronti di 10 cittadini italiani, tutti provenienti dal Triveneto, ed appartenenti a famiglie di etnia "ROM", indagati, a
vario titolo, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in danno di rappresentanti di preziosi.
L'indagine, denominata "Duck", dal soprannome di uno degli indagati, è stata avviata nell'anno 2008, per
concludersi nei primi mesi del 2009, in coincidenza di un significativo incremento di reati di questa tipologia, registrati nel Nord Italia.
Gli indagati agivano sempre con la stessa tecnica, agganciando la vittima a bordo di autovetture, pedinandola,
utilizzando ricetrasmittenti. Quindi, accertata la condizione più favorevole, la banda entrava in azione distraendo i rappresentanti;
utilizzando diversi stratagemmi tra cui la rottura di un vetro o la foratura di un pneumatico dell'autovettura in uso alla vittima, la
costringevano a fermarsi per poi rubare il campionario. In alcune occasioni, utilizzando documenti falsi, ottenevano il duplicato delle chiavi
delle autovetture in uso ai rappresentanti.
Il primo delitto, da cui è scaturita l'articolata indagine, è stato commesso a Genova in data 28
febbraio 2008.
A Udine è stato arrestato B. S., 44 anni, già sottoposto alla misura
di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora, e il fratello B. C., 41 anni, già detenuto per altra
causa, presso la casa circondariale di Udine. Entrambi sono pluripregiudigati per reati contro il patrimonio.
Operazione "DUCK"
19/07/2012