4 i DASPO disposti negli ultimi giorni dal Questore di Udine ad altrettanti tifosi resisi responsabili di reati durante la disputa di manifestazioni calcistiche:
-divieto di accesso per due anni, dalla serie A fino al campionato regionale di promozione, per un tifoso triestino denunciato in occasione del derby Pordenone-Triestina, disputatosi nei mesi scorsi a Lignano Sabbiadoro, per accensione di fumogeni;
-divieto di accesso per sei anni e l’obbligo di presentazione alla Questura di residenza per un triennio nei confronti di un tifoso scaligero, denunciato dalla Polizia di Stato in occasione di Udinese-Verona, sempre per accensione di fumogeni: in questo caso la misura e l’obbligo di presentazione sono stati dettati dalla recidiva;
-due tifosi udinesi invece sono stati colpiti da divieto di accesso per tutto il calcio professionistico e semiprofessionistico per la durata di un anno e mezzo, e quindi potranno far ritorno allo stadio non prima dell’inizio del campionato 2024-2025: uno dei due è stato denunciato per un comportamento violento nei confronti di un altro sostenitore della Curva Nord, al termine della recente partita Udinese-Spezia, mentre l’altro è stato raggiunto da analogo divieto in seguito alla condanna penale per il comportamento, connotato da violenza, nei confronti di uno steward in servizio allo stadio Friuli, in uno scorso campionato.
A distanza di oltre tre anni, un divieto a cittadino austriaco per fatti risalenti alla partita delle nazionali Under 21 Austria-Germania degli Europei del 2019, è stato notificato solo pochi giorni fa, quando il tifoso, in veste di turista, è stato rintracciato dalle forze dell’ordine in un controllo a Lignano Sabbiadoro. Infine 20 sono stati i DASPO, della durata di uno o due anni, emessi a persone resesi responsabili di reati indice di pericolosità sociale, quali risse, rapine, porto d’armi.