Come noto, lo scorso 16 luglio personale della Squadra Mobile arrestava a Palmanova il 42enne cittadino ucraino K.B., regolare in Italia, mentre, alla guida del suo camper, stava trasportando 32 cittadini stranieri privi di documenti, tra i quali donne e minori, stipati all’interno, mentre percorreva l’A4 in direzione di Venezia, proveniente dalla Slovenia.
Gli approfondimenti investigativi da subito avviati hanno consentito di ricostruire a carico dell’uomo un ulteriore episodio di trasporto di migranti avvenuto il giorno precedente.
L’indagine ha permesso di risalire agli organizzatori e committenti dei viaggi.
Si tratta di due cittadini pakistani che, dapprima, hanno avvicinato il cittadino ucraino proponendogli, in cambio di denaro, di prestarsi a fare l’autista per recarsi in Slovenia in una zona precisa da loro indicatagli al fine di recuperare dei migranti, dopo di che, ottenuto il suo consenso, si sono recati presso un concessionario di camper, in provincia di Ancona, dove hanno provveduto a fornirgli la somma necessaria per pagarlo, chiedendogli però di registrarlo a suo nome.
I due uomini sono stati entrambi localizzati in una cittadina delle Marche, in provincia di Macerata, dove, nel pomeriggio di mercoledì 26 maggio, il personale della locale Squadra Mobile, supportato dai colleghi di Macerata, competenti per territorio, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Udine a carico dei cittadini pakistani M.Y. e M.S. entrambi presenti regolarmente sul T.N.
I due arrestati, al termine delle procedure di rito, sono stati condotti presso il Carcere “Monteacuto” di Ancona a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.