A seguito dell’attività investigativa svolta dalla locale DIGOS, è stato individuato e denunciato all’Autorità giudiziaria per il reato di imbrattamento aggravato un writer, resosi responsabile, nell’ultimo anno e mezzo, di una moltitudine di imbrattamenti nel centro cittadino di Udine.
Le attività di indagine sono partite a settembre 2020, in seguito agli imbrattamenti subiti da tre esercenti di questa piazza San Giacomo: i titolari di alcuni esercizi pubblici del centro avevano denunciato che, durante la notte, qualcuno aveva imbrattato con pennarelli e bombolette spray i tavoli, le tende, le serrande e i muri.
Gli investigatori della DIGOS hanno analizzato con attenzione i sistemi di videosorveglianza: le immagini e le testimonianze raccolte hanno permesso ai poliziotti di risalire all’autore dei fatti, un cittadino italiano di 22 anni, con precedenti penali per stupefacenti e per reati contro la persona e contro il patrimonio, vicino agli ambienti anarchici locali.
L’approfondimento investigativo, svolto anche con l’ausilio della Polizia S cientifica che ha scrupolosamente repertato scritte e disegni sparsi in tutto il centro cittadino, ha permesso agli inquirenti di attribuire al writer una novantina di episodi di imbrattamento, aventi ad oggetto muri di edifici pubblici e privati, vetrine di esercizi commerciali, cabine di energia elettrica, pensiline degli autobus, bagni chimici, cassonetti delle immondizie, una fontana pubblica, monumenti, istituti bancari, portoni di ingresso di abitazioni, pannelli di copertura dei cantieri, cartelli stradali e garages. Gli imbrattamenti spaziano da scritte prive di senso e disegni, fino a invettive contro le forze dell’ordine e di matrice anarchica.
Gli inquirenti hanno ricostruito con precisione anche un episodio avvenuto, nello stesso periodo, presso la sede locale di Confindustria. In una notte di settembre il writer, assieme ad un gruppo di altri 4 ragazzi, approfittando del giro di perlustrazione di una guardia giurata, era riuscito ad introdursi nel cortile interno di Confindustria e ad imbrattarne il portone e i cassonetti delle immondizie collocati nel giardino. Quindi, prima di dileguarsi, aveva lasciato la propria firma sulla vettura dell’istituto di vigilanza. Per tale episodio sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria 5 persone per il reato di violazione di domicilio e 3 anche per l’ipotesi di imbrattamento aggravato.
Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Udine, hanno perquisito l’abitazione del writer: nel suo garages sono state rinvenute e sequestrate una cinquantina di bombolette spray colorate. Secondo la ricostruzione completata dai poliziotti, il vandalo aveva anche aperto un canale social su cui pubblicava le fotografie delle scritte e dei disegni dipinti in giro per la città.