Il 18 dicembre scorso, la Polizia polacca, nella città di Katowice, ha dato esecuzione al Mandato di Arresto Europeo, disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso in data 27 agosto 2018 dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti del 60 enne S. J. J..
Il cittadino polacco deve scontare una pena di 4 anni e 11 mesi di reclusione, disposta a seguito di due condanne, una del Tribunale di Udine e l’altra di quello di Caserta, per fatti occorsi in queste province nel 2006 e nel 2007.
Nelle due circostanze, il cittadino polacco veniva sorpreso, a Mondragone e a Malborghetto, alla guida di autovetture, mentre trasportava rispettivamente 55 e 116 kg di sigarette di contrabbando, di provenienza ucraina.
In ambedue i casi, veniva tratto in arresto nell’immediatezza dei fatti e dopo un breve periodo di custodia cautelare, rilasciato. Successivamente ai fatti, lo straniero lasciava l’Italia senza farvi più ritorno.
A seguito del provvedimento di condanna, le articolate indagini esperite da questa unità investigativa, con il concorso della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, permettevano di rintracciare il sopra citato nella città di Katowice (Polonia) dove si era trasferito e veniva tratto in arresto in esito al dispositivo della Procura di Udine, che aveva provveduto alle incombenze relative alla predisposizione del Mandato di Arresto Europeo. Sono in corso le procedure estradizionali.
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Si rappresenta che dall’inizio dell’anno, l’attività di ricerca di latitanti ha portato al rintraccio, all’estero, di 20 soggetti, tutti stranieri, di 10 nazionalità (Romania 5, Albania 4, Marocco 2, Polonia 2, Moldavia 2, Repubblica Ceca 1, Ungheria 1, Croazia 1, Bosnia 1 e Repubblica Slovacca 1) individuati in 13 stati, in molti casi diversi da quelli di origine (Polonia, Svezia, Albania, Romania, Inghilterra, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Spagna, Croazia, Slovenia, Belgio, Francia). Il cumulo dei provvedimenti eseguito è pari a 115 anni di condanne, emesse per la commissione di reati di natura predatoria, traffico di stupefacenti, contrabbando di tabacchi, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, reati contro la persona ed il patrimonio.
Correlata al rintraccio di latitanti, si registrano anche, da gennaio di quest’anno, l’estradizione in Italia di 10 condannati, precedentemente arrestati fuori dai confini nazionali.