Personale della Polizia di Stato in forza alla Sezione Volanti della Questura di Udine nella notte di ieri, 4 novembre, poco prima delle ore 1.00, ha tratto in arresto un cittadino italiano per tentata violenza sessuale ai danni di un’anziana degente del locale ospedale.
Gli agenti intervenuti hanno appurato che l’uomo, un 26enne residente in provincia, dopo la mezzanotte aveva tentato un approccio con una donna seduta su una sedia a rotelle, e limitata nei movimenti a causa di una frattura ad una gamba, in attesa di cure presso il Pronto Soccorso, tentando di trascinarla in luogo più appartato e desistendo solo alle urla di lei, che lo mettevano in fuga.
Lo stesso si portava poi in altro padiglione ospedaliero, entrava in una stanza dove erano ricoverate due donne, svegliava la più anziana e le intimava di andare con lui in bagno: la donna naturalmente rifiutava ma lui la sollevava di peso dal letto e la costringeva a seguirlo all’interno del bagno. Lì la spogliava e tentava, fortunatamente invano, di abusare di lei, interrotto dal sopraggiungere di un’infermiera, chiamata dall’altra degente. L’infermiera trovava l’anziana donna nuda, scossa ed intimorita, e l’uomo, nascosto nel vano doccia, che tentava di giustificarsi dicendo di esser lì accorso per aiutare la donna e che subito dopo tentava di fuggire uscendo dalla stanza ed imboccando il corridoio; giungeva nel frattempo un altro infermiere che si metteva al suo inseguimento e riusciva a bloccarlo, aiutato poi dalle guardie particolari giurate in servizio e dagli agenti di due Volanti della Polizia di Stato, una delle quali già sul posto per far effettuare un tampone anticovid ad un minore clandestino poco prima rintracciato sul territorio.
Espletati i vari atti di polizia giudiziaria nella mattinata l’uomo, arrestato per violenza sessuale, veniva condotto presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a determinare la proprietà di una bicicletta in sella alla quale il ragazzo era giunto in ospedale e del cui possesso non forniva plausibili giustificazioni e ulteriori responsabilità in merito ad un precedente tentativo di avvicinarsi ad altra ragazza che verso la mezzanotte stava fumando una sigaretta all’interno del proprio giardino in una via vicina.