A seguito dell’attività investigativa svolta dalla locale DIGOS, è stato deferito all’Autorità giudiziaria un ultras dell’Udinese, resosi responsabile il 16.02.2020 di un’aggressione ai danni di un tifoso del Verona.
In quell’occasione, poco prima dell’inizio della partita, due fratelli, entrambi tifosi del Verona, avevano raggiunto la zona dello stadio a bordo dell’autobus di linea: si erano quindi diretti a piedi in direzione dell’impianto, per poter assistere alla partita, quando un ultras dell’Udinese, notati i due ragazzi (che indossavano le sciarpe gialloblu della propria squadra e passeggiavano tranquillamente), si era avvicinato loro con fare minaccioso, brandendo una cinghia in mano. I due fratelli, spaventati, si erano dati a precipitosa fuga ma l’aggressore, rincorrendoli, era riuscito a colpire uno dei due, ferendolo alla testa con la fibbia della cintura.
In quel frangente stava transitando nei pressi una pattuglia della Polizia di Stato, impegnata proprio nei servizi preventivi di sicurezza in occasione dell’incontro di calcio: i poliziotti soccorrevano immediatamente il tifoso ferito (uno studente universitario del ’92) al quale, accompagnato al locale Pronto soccorso, veniva riscontrata una ferita al capo, curata con 6 punti di sutura (prognosi 7 giorni).
Gli investigatori della DIGOS sono risaliti all’autore dei fatti, grazie alle testimonianze e all’analisi del sistemi di videosorveglianza. Si tratta di S.S.B., cittadino italiano del ’95 residente ad Udine, ultras della Curva Nord dell’Udinese, pregiudicato per reati contro la persona e contro il patrimonio, già noto alle forze dell’ordine per episodi violenti. L’aggressore è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per il reato di lesioni aggravate ed allontanato dagli impianti sportivi con provvedimento del DASPO per la durata di 4 anni: per 2 anni, inoltre, dovrà presentarsi a firmare in Questura in occasione delle partite casalinghe dell’Udinese (misura integralmente convalidata dal competente GIP).
La Questura di Udine ribadisce che l’obbligo di presentazione negli uffici di pubblica sicurezza, prescritto con i provvedimenti dei DASPO valevoli per il campionato in corso e convalidati a suo tempo dall’Autorità giudiziaria, permane anche con le partite che si svolgeranno a porte chiuse, come ribadito anche da recenti circolari ministeriali.