Negli ultimi giorni, sono stati tratti in arresto, in Albania ed in Belgio, due stranieri, destinatari di Mandato di Arresto Europeo, emessi dalla Procura di Udine.
In particolare, nella giornata del 17 aprile scorso, la Polizia albanese ha dato esecuzione al Mandato di Arresto in ambito Internazionale, disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso in data 03.03.2011 dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti del 37enne K.A..
Il cittadino albanese deve scontare una pena di anni 9 mesi 10 e giorni 20 di reclusione, emessa a seguito di numerose condanne dei Tribunali di Udine, Venezia e Trieste, per fatti occorsi fra il 2006 ed il 2007. Lo straniero, nelle fattispecie in questione, è stato ritenuto responsabile di numerosi atti predatori ai danni prevalentemente di abitazioni ed esercizi commerciali, in quanto componente di un un gruppo criminale, composto da altri connazionali, gravitanti nel nord Italia. Fra i fatti registrati in questa provincia, si segnala il furto di un’auto a Cervignano del Friuli, utilizzata in seguito per fuggire da quella località dopo aver perpetrato, durante la notte, il furto in una abitazione, asportando monili in oro e denaro, evento occorso nel giugno del 2006. Nello stesso periodo si rendeva responsabile, in concorso con dei sodali albanesi, sempre in questa provincia, di furto in abitazione a Pocenia, Aquileia, Fiumicello e Carlino. Nell’estate del 2006, era stato rintracciato e sottoposto a misura cautelare; una volta scarcerato si era reso irreperibile. L’attività di rintraccio è risultata lunga e laboriosa anche a causa del fatto che il latitante, in Italia, non era mai stato identificato con validi documenti di identità. Infatti, nelle varie occasioni in cui era stato fermato, aveva sempre dichiarato generalità diverse.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stata data esecuzione al Mandato di Arresto Europeo, disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso in data 16.09.2019 dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti del cittadino albanese 34enne, X.H..L’uomo deve scontare una pena di anni 6, mesi 1 e giorni 8 di reclusione, emessa a seguito di un cumulo pene, di diverse sentenze, emesse dal Tribunale di Udine, per fatti, di natura predatoria, a danno di abitazioni. Gli eventi in questione sono avvenuti in questa provincia ed in quella di Pordenone, fra il 2011 ed il 2015, in particolare a Lignano Sabbiadoro ed Aviano. L’uomo è stato titolare di regolare soggiorno e per diversi anni è stato residente nella località balneare, prima di trasferirsi in Piemonte, e lasciare l’Italia verso la fine del 2018. In Italia, è stato condannato, unitamente ad altri connazionali, per la ricettazione di beni provento di otto episodi di furto in abitazione, avvenuti fra il 7 ed il 20 ottobre 2011. Successivamente è stato condannato per il furto in abitazione, perpetrato a Lignano Sabbiadoro, dove in concorso con un connazionale pregiudicato, aveva asportato contanti e gioielli per un valore di circa 17.000 Euro, che le indagini avevano permesso di recuperare.
A seguito dei provvedimenti di condanna, le articolate indagini esperite da questa Squadra Mobile, con il concorso della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, permettevano di rintracciare K.A. a Diber (Albania) ed accertare, presso le Autorità belghe, che X.H. era rinchiuso nel carcere di Bruges, per eventi di natura criminale commessi in quella nazione. I due venivano tratti in arresto in esito al dispositivo della Procura di Udine, che aveva provveduto alle incombenze relative alla predisposizione del Mandato di Arresto Europeo ed all’Internazionalizzazione del provvedimento di carcerazione.
Sono in corso le procedure estradizionali.