Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Udine ha tratto in arresto nel pomeriggio di ieri, 7 aprile, un cittadino italiano per resistenza a pubblico ufficiale.
Alle ore 18.00 una Volante interveniva in uno stabile del centro dopo che una donna lì residente segnalava la presenza di un suo ex compagno che suonava insistentemente al campanello, pretendendo di parlare con lei e minacciando di sfondare il portone.
All’arrivo degli agenti la donna in lacrime cercava di respingere l’uomo, rifiutando qualsiasi tipo di confronto; questi, agitato, assolutamente non rassegnato alla fine del rapporto, sordo agli inviti dei poliziotti ad allontanarsi da lei, cercava in tutti i modi di raggiungerla, costringendo due agenti a bloccarlo ; dopo aver scalciato violentemente i due operatori, ferendone uno ad un polpaccio, veniva fatto salire sull’autovettura di servizio e condotto in Questura ed arrestato per la resistenza opposta. Nella mattinata odierna si è per la prima volta in provincia di Udine tenuta l’udienza di convalida dell’arresto in videoconferenza tra la Questura e gli uffici del G.I.P., del P.M. e del difensore dell’arrestato, in attuazione di un recente Protocollo sottoscritto tra la locale Procura della Repubblica, il Tribunale di Udine, l’Ordine degli Avvocati di Udine e la Camera Penale Friulana. Il Protocollo, approntato a seguito dell’emergenza covid-19, per eliminare i rischi di eventuale diffusione del virus, sarà operativo, fatte salve eventuali proroghe, fino al 30 giugno p.v.. Lo svolgimento dell’udienza odierna in videoconferenza si è svolto senza problemi di natura tecnica e con soddisfazione dei partecipanti.
Dopo la convalida dell’arresto il G.I.P. ha disposto per l’uomo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione per la firma alla polizia giudiziaria. A seguito della richiestadella donna, il Questore di Udine ha anche emesso l’ammonimento nei confronti dell’uomo.