Oggi, 27 gennaio, la Polizia di Stato della provincia di Udine e l’Associazione Nazionale Polizia di Stato hanno celebrato, come ormai avviene da diversi anni, la Memoria dei poliziotti che, nel 1944, in servizio alla Questura di Udine, furono deportati nei campi di sterminio nazisti senza fare più ritorno in Patria, e i cui nomi sono scolpiti nella lastra marmorea nel piazzale interno della Questura.
Una funzione religiosa è stata officiata dal Cappellano della Polizia di Stato di Udine, don Olivo Bottos, presso il Tempio Ossario a cui hanno partecipato, oltre ai labari delle Associazioni d’Arma, numerose autorità civili e militari, tra le quali il Prefetto, i vertici provinciali delle altre forze armate e di polizia, unitamente al personale della Polizia di Stato.
Al termine della messa, il Questore della Provincia di Udine, Manuela De Bernardin, ha deposto un serto in memoria del sacrificio dei nove poliziotti, davanti al monumento collocato fin dall’anno 2003 nel cortile interno della Questura.
Anche la Prof.ssa Paola Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare, come in tutti gli anni precedenti, non ha voluto mancare al ricordo delle vittime dell’Olocausto, ed, in particolare, delle Guardie di Pubblica Sicurezza, in servizio alla Questura di Udine, uccisi nei campi di sterminio: Accorinti Filippo, Babolin Alberto, Bodini Bruno, Cascio Giuseppe, Comini Mario, D’Angelo Antonino, Pisani Anselmo, Savino Mario e Sgroi Giuseppe. L'unico sopravvissuto di quel tragico rastrellamento fu Spartero Toschi, che dopo la prigionia e il campo di concentramento tornò a Udine dove morì nel 1964.