Nella giornata di ieri, 19 novembre, personale di questo Ufficio, in collaborazione con quello della Polizia di Frontiera di Pontechiasso (Co), ha dato esecuzione all’ordine di carcerazione, emesso in data 10.11.2018, dalla Procura di Udine, nei confronti del 46 enne cittadino serbo G. A. Il cittadino kosovaro deve scontare una pena di anni 3 mesi 3 e giorni 9, emessa a seguito di una condanna del Tribunale di Udine, per i fatti occorsi il 15 gennaio 2014 a Ugovizza (Ud), quando il predetto veniva sorpreso alla guida di un veicolo con targa francese, di sua proprietà, in entrata stato, con a bordo tre connazionali clandestini. Nell’occasione, il passeur veniva tratto in arresto, l’autovettura sequestrata e dopo aver scontato un periodo di custodia cautelare in carcere, veniva scarcerato. In data 08 novembre scorso, il ricercato veniva rintracciato in Svizzera, a Basilea, dove veniva arrestato in esito al dispositivo della Procura di Udine, che aveva provveduto alle incombenze relative alla predisposizione del Mandato di Arresto Europeo. Il soggetto è stato successivamente associato presso la Casa Circondariale di Como.
Sempre nell’ultimo periodo, sono stati rintracciati ed arrestati all’estero, in esecuzione di un Mandato di arresto Europeo, due stranieri destinatari di provvedimenti di cattura in Italia.
Il primo è stato individuato nella giornata del 14 novembre u.s., quando la Polizia francese ha dato esecuzione al Mandato di Arresto Europeo, disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso in data 31.05.2019 dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti del 41 enne rumeno D. C. L.. Il cittadino rumeno deve scontare una pena di anni 2 mesi 8 e giorni 18, emessa a seguito di una condanna del Tribunale di Udine, per i fatti occorsi il 21.09.2007 a Tarvisio, quando il predetto, unitamente ad un connazionale veniva fermato alla guida di un mezzo con targa rumena, direzione uscita stato. I controlli compiuti nell’occasione permettevano di acclarare che all’interno del veicolo, oltre a numeroso materiale, era celato un motoveicolo risultato rubato a Cesena (Fo), a cui erano stati tolti i riscontri identificativi. Inoltre, agli operanti, veniva esibito un certificato tecnico del mezzo falsificato e risultato rubato a Milano. Nell’occasione, i due cittadini rumeni venivano tratti in arresto e dopo aver scontato un periodo di custodia cautelare in carcere, venivano scarcerati.
Il secondo è stato individuato nella giornata del 17 novembre u.s., quando la Polizia spagnola ha dato esecuzione al Mandato di Arresto Europeo, disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso in data 29.01.2019 dalla Procura Generale di Trieste, nei confronti del 45 enne marocchino D. M’H.. Lo straniero deve scontare una pena di anni 4 mesi 3 e giorni 11, emessa a seguito di un cumulo pene, riferito a condanne disposte dai Tribunali di Genova e Trieste per eventi occorsi fra il 1998 ed il 2014, nelle località di Sanremo, Ventimiglia e Trieste. Nella fattispecie sono stati contestati violazioni in materia di immigrazione clandestina, detenzione illegale di sostanze stupefacenti e ricettazione.
A seguito dei provvedimenti di condanna, le articolate indagini esperite da questa articolazione investigativa, con il concorso della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, permettevano di rintracciare i condannati in Francia e Spagna, rispettivamente a Coquelles e Ceuta dove venivano arrestati in esito al dispositivo della Procura di Udine e di quella Generale di Trieste, che avevano provveduto alle incombenze relative alla predisposizione del Mandato di Arresto Europeo.