Dopo gli ultimi arresti dei giorni scorsi, per reati inerenti la legge sull’immigrazione, la notte scorsa gli uomini della Polizia Ferroviaria di Tarvisio hanno condotto in carcere a Udine un cittadino tunisino, sorpreso, senza documenti, a bordo di un treno internazionale in uscita Stato. Lo straniero, che tentava di espatriare in Austria per sottrarsi ai provvedimenti giudiziari che doveva scontare (era evaso dagli arresti domiciliari), ha cercato in ogni modo di fuorviare gli Operatori Polfer, fornendo loro generalità totalmente diverse da quelle che, invece, si è scoperto essere le sue. Nei fatti, il cittadino tunisino F.B. di anni 44, aveva dichiarato di essere di nazionalità algerina, di chiamarsi A.B., fornendo, tra l’altro, soltanto l’anno di nascita 1972. Nonostante questi pochissimi elementi, gli uomini della Polizia Ferroviaria sono riusciti, con una indagine estremamente serrata per tempi e modi con cui è stata portata a termine, a ricostruire in pochissime ore non solo la sua posizione in territorio nazionale, ma anche a scoprire che l’arrestato aveva a suo carico numerosissimi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, la vita e l’incolumità individuale e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Oltre a ciò gli investigatori tarvisiani hanno scoperto che lo straniero, con le vere generalità, risultava essere stato fermato e denunciato tre volte in tre giorni consecutivi, per essere evaso dagli arresti domiciliari a Latina, dove avrebbe dovuto essere ristretto, come misura alternativa alla detenzione.
In buona sostanza, dunque, una volta ricostruito l’intero quadro indiziario, gli uomini della Polizia Ferroviaria di Tarvisio hanno avuto elementi sufficienti per arrestare il tunisino, non soltanto per essere evaso dagli arresti domiciliari, ma anche per aver tentato di fornire false (e parziali) generalità con la speranza di potersi sottrarre ai provvedimenti di legge