Il Questore di Udine, all’esito degli accertamenti svolti dalla Polizia di Stato del Capoluogo, ha sospeso la licenza di un affittacamere e di un esercizio pubblico per inosservanza delle normative in materia di sicurezza.
In particolare, nella mattinata del 1 settembre scorso, è stata disposta la sospensione per 10 giorni delle autorizzazioni in capo ad un pubblico esercizio di Aquileia che, nel corso dei sopralluoghi effettuati dalla Squadra Amministrativa della Questura, è risultato carente di alcuni importanti requisiti prefissati per la tutela degli utenti quali la presenza di uscite di emergenza fruibili ed illuminate, la revisione periodica dei dispositivi di sicurezza ed il “certificato di prevenzione” incendi.
Sempre nella giornata del 1 settembre scorso, inoltre, il personale della Questura ha notificato un analogo provvedimento, della durata di 45 giorni, a carico di una cittadina cinese, titolare di un affittacamere nei pressi della stazione di Udine.
La sospensione della licenza in uso alla struttura ricettiva è stata adottata in quanto, dagli accertamenti effettuati dagli operatori della Squadra Mobile, è emerso come i responsabili dell’ affittacamere avessero sistematicamente concesso delle stanze ad alcune cittadine straniere dedite alla prostituzione, senza ottemperare alle disposizioni di Legge previste in materia di comunicazione delle presenze all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
La medesima struttura era stata destinataria di un analogo provvedimento nel 2015 allorquando, per motivazioni similari, l’attività era stata interrotta per 30 giorni.