La Polizia di Stato di Udine, nel pomeriggio di lunedì 7 luglio, ha deferito all’Autorità Giudiziaria un cittadino italiano di origini straniere, di anni 26, gravemente indiziato di essere l’autore di un furto commesso ai danni di un negozio di abbigliamento e calzature di questo viale Tricesimo.
Sulla scorta di una segnalazione di furto giunta alla locale Sala Operativa, gli Agenti della Squadra Volante della Questura di Udine prontamente intervenivano in questa via Torino ove raggiungevano il Direttore dell’esercizio pubblico nel quale era stata poco prima commessa l’azione furtiva. Acquisite le prime informazioni ed una sommaria descrizione dell’autore del fatto, gli Agenti si mettevano da subito sulle tracce dell’uomo, che per un lungo tratto della sua fuga era stato inseguito dallo stesso Direttore del negozio e da un cittadino che era accorso in suo ausilio.
Grazie all’intervento tempestivo di un’altra pattuglia della Squadra Volante, l’uomo veniva intercettato nella poco lontana via Monte Lussari, ove veniva posto fine alla sua fuga. All’atto della sua identificazione e controllo, gli operanti rivenivano nella disponibilità del soggetto uno zaino contenente numerosi capi d’abbigliamento in perfette condizioni ed ancora muniti di placca antitaccheggio, un rasoio elettrico nella sua confezione ancora intatta e danneggiata in corrispondenza dell’etichetta antitaccheggio ed, infine, una tenaglia. Inoltre, nel borsello che l’uomo portava a tracolla veniva rinvenuto un ridotto quantitativo di sostanza stupefacente del tipo hashish, destinato verosimilmente al consumo personale.
L’uomo, peraltro già gravato da numerosi precedente per reati contro il patrimonio e soggetto all’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziara, veniva, pertanto, condotto presso questi Uffici, ove veniva sottoposto ai rilievi foto-segnaletici.
Stanti i gravi indizi di reità in ordine all’indebita asportazione della merce rinvenuta nella sua disponibilità, l’uomo veniva deferito all’Autorità Giudiziaria in stato d’arresto per il reato di furto aggravato, stante la violenza dallo stesso praticata sulle cose avendole peraltro danneggiate nel liberarle dalla relativa placca antitaccheggio. Il medesimo veniva, altresì, deferito all’A.G. in stato di libertà per il porto abusivo in luogo pubblico della tenaglia, quale strumento idoneo all’offesa, e veniva a lui contestata la detenzione di sostanza stupefacente per l’uso personale, ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90. La merce trafugata veniva sottoposto a sequestro probatorio in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.
Il G.I.P. convalidava l’arresto, disponendo l’immediata liberazione dell’uomo.