La Polizia di Stato della Provincia di Udine, nell’ambito dei servizi di contrasto all’immigrazione clandestina, potenziati anche a seguito dei noti eventi internazionali, con il personale del Settore di Polizia di Frontiera di Tarvisio, ha conseguito due brillanti risultati in un mese.
In data 18 ottobre scorso una pattuglia della squadra investigativa intercettava una BMW con targa svedese proveniente dalla Slovenia. Gli operatori insospettiti procedevano al controllo dei 5 passeggeri, tutti cittadini siriani. Da approfonditi riscontri gli agenti appuravano che il proprietario del veicolo, A.T. di anni 24 residente in Svezia era l’unico in regola con i documenti, l’autista A.M.J. era in possesso di una patente di guida danese, documento non valido per fare ingresso in Italia. I documenti dei tre passeggeri, dopo scrupolosi accertamenti, risultavano essere autentici ma appartenenti a persone diverse da quelle presenti. Autista e proprietario del veicolo venivano tratti in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed associati in carcere mentre i tre passeggeri denunciati per il reato di sostituzione di persona.
In data 14 novembre scorso con il ripristino dei controlli alla frontiera con la Slovenia gli agenti in servizio presso il valico di Fusine procedevano al controllo di una Ford Mondeo con targa inglese che, dopo aver finto di fermarsi, con una manovra pericolosa si dava alla fuga a forte velocità in direzione di Tarvisio. Immediatamente le pattuglie presenti sul territorio provvedevano a bloccare tutte le possibili vie di fuga lungo la statale che da Tarvisio porta in Slovenia. Accortosi della presenza di una pattuglia il veicolo in fuga superava quelli che lo precedevano e con una manovra repentina e pericolosa evitava la pattuglia e imboccava la pista ciclabile in condizioni di completa oscurità. Gli agenti si mettevano all’inseguimento dello stesso che viaggiava a forte velocità in una situazione di evidente pericolo anche per eventuali utilizzatori della ciclabile. Dopo circa 600 metri l’autista del veicolo in fuga perdeva il controllo del mezzo andando ad impattare contro la ringhiera che con l’urto in parte cedeva ed esponeva il mezzo a rischio di caduta da un lungo impervio e scosceso pendio. Gli agenti fermavano l’autista, un cittadino albanese K.I. di 21 anni che trasportava 8 cittadini iracheni di etnia curda, tra i quali una donna in stato interessante e 5 bambini. Due di questi venivano trovati rinchiusi nel bagagliaio. L’autista veniva tratto in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravata dal fatto di aver fatto viaggiare in condizioni inumane i passeggeri esponendoli a gravi rischio di vita. L’autorità giudiziaria informata ne disponeva l’accompagnamento in carcere. I trasportati, molto provati, venivano identificati e rifocillati dal personale della Polizia di Frontiera.
La Polizia di Frontiera di Tarvisio ricorda a tutti che a seguito della sospensione dell’Accordo di Schengen sulla libera circolazione all’interno dei Paese dell’Unione Europea è obbligatorio per l’ingresso in Italia essere muniti di un documento di identificazione valido da esibire alle forze di polizie presenti sulla linea confinaria.