Il contrasto al crimine digitale ha visto uniti nell’ateneo di Udine l’Università e le forze di Polizia nell’ambito del convegno Tecnologie emergenti per il contrasto alla criminalità.
Per gli investigatori è fondamentale rimanere al passo con le tecnologie utilizzate dai criminali e la collaborazione con l’Università è strumentale all’accrescimento delle competenze.
L’importanza dell’evento aperto al pubblico è stata sottolineata dalla presenza del dr. Maurizio Vallone, Capo della Direzione Investigativa Antimafia, e dal Primo Dirigente della Polizia di Stato De Giorgi Manuela, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Trieste.
La dr.ssa De Giorgi, illustrando la nuova dimensione della criminalità digitale, ha sottolineato come negli ultimi anni il crimine informatico sia esponenzialmente aumentato con un enorme flusso di denaro che deriva da reati comuni come le truffe o le estorsioni sessuali ma anche dai traffici illeciti compiuti nel dark web.
L’invito della Polizia di Stato è quello di attuare tutti quegli accorgimenti che forniscono una sicurezza di base nella navigazione del web: attenzione e diffidenza (non tutto quello che ci dicono è vero), sistema operativo costantemente aggiornato, antivirus robusto, password forti diverse per ogni account che vanno cambiate più volte l’anno.