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La Polizia di Stato di Udine ha dato esecuzione a diversi provvedimenti restrittivi e rintracciato in Romania un latitante

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Squadra Mobile

Nell’ultimo periodo, l’attività compiuta dalla Polizia di Stato di Udine ha dato modo di dare esecuzione ad una serie di provvedimenti di carcerazione e di detenzione domiciliare nei confronti di alcuni connazionali, tutti residenti in questo centro.

Il primo dispositivo di carcerazione è stato eseguito nei confronti di un 45enne, domiciliato a Udine, che è stato tratto in arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Trieste per l’espiazione di una pena di 3 anni, 10 mesi e 13 giorni di reclusione, a seguito della condanna per i reati di violenza sessuale ed estorsione, posti in essere nel 2015 in provincia di Udine e scaturiti a seguito della conclusione di una rapporto sentimentale fra l’uomo ed una donna udinese, che vide il primo porre in essere una lunga serie di azioni delittuose nei confronti della vittima.  

E’ stato arrestato un 36enne domiciliato nella bassa friulana, in esecuzione di un ordine di carcerazione della Procura Generale di Trieste per l’espiazione di una pena 3 anni e 6 mesi, a seguito di condanna per i reati di violenza sessuale, violenza privata, lesioni e violazione di domicilio. I fatti sono avvenuti in questa provincia nel 2017, successivamente alla conclusione del rapporto sentimentale fra il condannato e l’allora fidanzata, sfociati in un episodio, occorso nella casa della donna, dove l’uomo ha posto in essere le condotte illecite per le quali è stato condannato.

Inoltre è stata data esecuzione a sette dispositivi di condanna in regime di detenzione domiciliare, che hanno visti interessati connazionali compresi fra i 42 e i 65 anni, per reati legati agli stupefacenti, furto, contro la pubblica amministrazione e di natura fallimentare. In quest’ultimo caso, si segnala la pena di 7 anni, comminata ad un 65enne udinese, che in passato era amministratore di una società operante nella ristorazione, fallita circa una decina di anni fa e che aveva portato alla bancarotta il suo gestore.     

Il 14 marzo scorso, la Polizia rumena ha dato esecuzione al Mandato di Arresto Europeo, disposto dalla Procura di Udine a seguito dell’ordine di carcerazione emesso nell’aprile del 2021 nei confronti di un 52enne cittadino rumeno. L’uomo deve scontare la pena della reclusione di 4 anni e 8 mesi, a seguito di un cumulo di condanne dei Tribunali di Gorizia e Udine, per furti occorsi nelle due province nel 2011 e 2012. L’uomo faceva parte di una consorteria criminale, composta da cittadini rumeni che compivano razzie e furti in civili abitazioni. L’attività investigativa aveva permesso di accertare la responsabilità del gruppo in almeno una ventina di colpi, con un danno per le vittime di diverse decine di migliaia di Euro. Dopo un primo arresto e successivo periodo di carcerazione in custodia cautelare, l’interessato lasciava l’Italia, facendo perdere ogni riferimento. A seguito del provvedimento di condanna, le lunghe e articolate indagini esperite da questa Squadra Mobile, permettevano di acclarare che le reali generalità del ricercato non erano quelle con cui era stato sempre censito in Italia. Conseguentemente con il concorso della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, venivano acquisti elementi riguardanti la possibile localizzazione del latitante che veniva rintracciato e tratto in arresto il 14 marzo a Timisoara, in Romania. Sono in corso le procedure estradizionali


19/03/2022

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