Sono passati vent’anni dall’Antivigilia di Natale del 1998, quando un boato ruppe il silenzio di una fredda alba scuotendo l’intera città di Udine. Una strage che la comunità non ha mai dimenticato, in cui la vita di tre poliziotti venne travolta dall’esplosione di una bomba appesa alle serrande di un negozio. Dei due equipaggi della Squadra Volante giunti sul posto a seguito di una segnalazione d’intervento, solo un collega si salvò, pur essendo gravemente ferito.
Il tempo non ha placato il senso di sconforto tra i parenti delle vittime, tra i cittadini e tra i colleghi, che ogni anniversario rinnovano il triste ricordo di una strage rimasta impunita.
Oggi, 23 dicembre, oltre ai familiari, alle Autorità Civili, Militari e Religiose, che ogni anno si uniscono nelle celebrazioni, non ha voluto mancare nemmeno il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, invitato del Questore della Provincia di Udine, dott. Claudio Cracovia.
Alla deposizione dei fiori sul luogo della strage, è seguita la Messa nella Chiesa “Beata Vergine del Carmine”, in via Aquileia, celebrata dall’Arcivescovo di Udine, Monsignor Andrea Bruno Mazzocato.
Oltre a questi momenti di raccoglimento, che ogni anno ricordano il sacrificio dei tre uomini in divisa, nel ventesimo anniversario della tragica giornata, il Questore ha voluto con fermezza onorare la memoria dei Poliziotti Caduti nel servizio del 23 dicembre 1998, rendendo particolarmente solenne la ricorrenza.
Quest’anno infatti l’anniversario è stato celebrato con l’intitolazione di un’area cittadina presso il Tribunale, d’intesa con il Comune di Udine, e con l’inaugurazione di un monumento, in ricordo delle tre vittime del dovere, opera realizzata dall’artista friulano Roberto Milan, che rappresenta nelle intenzioni dell’autore la violenza che recide le tre vite, unite dallo stesso destino, ma, nello stesso tempo simboleggia, con diversi colori, il sacrificio e la speranza in un futuro migliore.
I familiari, la cittadinanza, i colleghi della Polizia di Stato hanno ascoltato con commossa partecipazione le parole del Capo della Polizia e del Questore di Udine, ripercorrendo nei ricordi i tragici momenti della sciagura, ma anche rivolgendo lo sguardo al futuro con un rinnovato impegno al servizio della gente.