Nella mattinata del 21 novembre gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Trieste e della Sezione Polizia Stradale di Udine in collaborazione con la Sottosezione Polizia Stradale di Milano Ovest, nell’ambito di un’attività di indagine tesa al contrasto dei furti delle batterie di energia elettrica che alimentano i gruppi di continuità delle antenne ripetitori di telefonia mobile, traevano in arresto quattro cittadini italiani di origine campana per furto aggravato: R.A. di 22 anni; D’. S. di 43 anni; B.E. di 38 anni; P.G. di 55 anni.
I soggetti, presumibilmente in “trasferta” nella provincia di Udine, mediante l’utilizzo di appositi strumenti da scasso asportavano, con abilità non consueta, le batterie dai propri alloggiamenti. La pronta risposta investigativa dei poliziotti, supportata da un’attenta attività di osservazione e controllo dei malfattori, ha permesso di interrompere tempestivamente un’ulteriore attività criminosa dello stesso genere cogliendo, nei pressi di una cabina di antenna ripetitore della telefonia mobile, ubicata in provincia di Udine, i ladri sul fatto.
Successivamente, l’ulteriore attività di indagine portava al sequestro di circa 200 batterie stipate per la maggior parte all’interno di un fondo ubicato sempre nella provincia di Udine. A conclusione dell’attività i quattro, con numerosi precedenti di polizia, venivano, dopo gli atti di rito, associati presso la Casa Circondariale di Udine.
Si stima che, l’attività criminosa, indirizzata verso infrastrutture fondamentali per la Regione, abbia causato alle compagnie telefoniche un danno economico stimato in circa 90.000 €.