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Questura di Udine e SAF insieme per la promozione dell'APP "YOUPOL"

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YOUPOL 1

Contro la droga e il bullismo una App che consente agli studenti un contatto diretto con la Questura. Si chiama “Youpol”, si scarica da Apple Store e Play Store, ed è l’innovativa modalità di segnalazione che la Polizia di Stato propone per interagire con i ragazzi.

Una iniziativa che SAF ha sposato portandola nei suoi bus per sensibilizzare i passeggeri, giovani e non: chiunque sia a conoscenza di episodi di bullismo o abbia assistito a eventuali scambi di sostanze stupefacenti può infatti testimoniare, anche in forma anonima. L’accordo con la Questura di Udine vede la SAF protagonista nel lancio e nel sostegno di questa App nazionale della Polizia di Stato. L’azienda si impegna nella massima diffusione di Youpol sul territorio sia attraverso il sito aziendale e i canali social (Twitter), in cui si riporta il link per download della app, sia attraverso volantini promozionali a bordo dei suoi mezzi di trasporto, in particolare sulle tratte più frequentate da studenti. Anche un bus urbano comunica l’iniziativa attraverso una decorazione dedicata.

“La sensibilizzazione intorno a questi temi parte proprio dai nostri autisti - spiega l’AD Alberto Toneatto -. Saranno una sorta di ambasciatori del progetto sicurezza ed utilizzeranno la App installandola nei cellulari aziendali”. Da sempre SAF lavora con e per gli adolescenti per contrastare i fenomeni di bullismo e promuovere la cultura del corretto e sicuro utilizzo del trasporto pubblico, monitorando le situazioni a rischio in collaborazione con le Forze dell’ordine, al fine di garantire la massima sicurezza per passeggeri e collaboratori.  “Ricordiamo che ogni giorno, nella provincia di Udine, gli studenti trasportati da SAF sono quasi 20mila. Con YouPol - prosegue Toneatto - si desidera ulteriormente coinvolgere i ragazzi responsabilizzandoli sul rifiuto del consumo di droga e di ogni forma di sopraffazione”.  

Massimiliano Marzin, vicepresidente di SAF, evidenzia “la spiccata valenza sociale di questa iniziativa, che rafforza ulteriormente la vicinanza della Società alle istituzioni del territorio: il parco automezzi di SAF, infatti, grazie anche alla preziosa collaborazione del personale, viene visto non solo come mero “mezzo” di trasporto, ma anche come “veicolo” per diffondere un importante strumento di prevenzione e di tutela delle fasce deboli”.

“Siamo soddisfatti di aver raggiunto una importante forma di partenariato con SAF in un ambito che riteniamo strategico – precisa il Questore Claudio Cracovia -. Fenomeni come lo spaccio, il consumo di sostanze stupefacenti e il bullismo, comunque essi si manifestino, si contrastano a monte con una mirata ed incessante prevenzione, prima che con interventi repressivi. E la campagna che oggi lanciamo con SAF rappresenta uno straordinario ponte per come andare incontro ai ragazzi e per affiancarlicoinvolgerli ed aiutarli in un modo semplice, veloce ed efficace

Forti delle nostre esperienze – continua il Questore – proseguiamo con decisione la strada di prossimità virtuale. I cittadini e, nel caso di specie, i giovani, devono conoscere la sicurezza, usufruirne ma anche produrla, e per sentirsi invogliati a collaborare hanno bisogno di comunicare direttamente e tempestivamente, senza barriere di sorta, in una moderna cornice di sicurezza partecipata.Riconosciamo sinceramente i meriti del management di SAF per il confronto e la collaborazione, con l’attenzione alle esigenze dei giovani utenti e anche a quella più generale della sicurezza dei viaggiatori sui mezzi di trasporto pubblico”.

Il commissario capo Francesco Leo, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, riferisce che la Sala Operativa della Questura di Udine ha ricevuto dall’introduzione della App, nel maggio scorso, una cinquantina di segnalazioni: “I due terzi hanno riguardato episodi di consumo o presunto spaccio di stupefacenti, il resto era relativo a casi di bullismo”. Alcune segnalazioni sono proseguite in verifiche, una in particolare è sfociata in una denuncia per molestie. Youpol, infatti, può essere usato da chiunque per segnalare qualsiasi fatto “irregolare”, anche tramite l’invio di foto, il tutto anche in forma anonima; un operatore della Polizia dà in tempo reale un feedback del messaggio ricevuto e, se necessario, interagisce con l’utente per ottenere maggiori dettagli sull’episodio. “I giovani sono il futuro, e da loro dipende anche la nostra sicurezza - ha aggiunto il Prefetto di Udine Angelo Ciuni -. A noi il dovere di aiutarli a crescere difendendo i loro buoni sentimenti, utilizzando la sinergia di istituzioni come quella che si è creata per Youpol tra SAF, Questura e Comune. La prevenzione resta la più efficace azione di sicurezza”.

L’assessore comunale alla sicurezza Alessandro Ciani accoglie con soddisfazione l’iniziativa della Questura e la collaborazione con la SAF. "Utilizzare i nuovi strumenti digitali non solo per arrivare ai ragazzi ed educarli a comportamenti civili e rispettosi dell’altro, ma anche per controllare e prevenire comportamenti scorretti che possono sfociare in veri e propri reati è ormai un dovere delle amministrazioni, delle forze dell’ordine e di tutti i soggetti preposti alla formazione dei ragazzi e alla gestione delle forme di aggregazione. Da parte sua, questa Giunta offre pieno appoggio al progetto, anche attraverso la promozione sul territorio e nelle scuole".

 


06/11/2018

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