Al pit-stop presso il distributore di carburante IP di via Cividale a Udine, i due giovani di etnia rom si erano fermati per il rifornimento di carburante della Citroen Cactus su cui viaggiavano. Dopo essere ripartiti, però, sono stati assaliti dallo scrupolo di far anche controllare dal gestore l’olio del motore, sostando l’auto in posizione strategica a fianco della stazione di servizio. Durante la verifica dei livelli dell’olio, il titolare si accorgeva che la passeggera si dirigeva all’interno dell’esercizio e decideva di seguirla immediatamente. I brutti presentimenti del gestore trovavano conferma nel vedere che la donna si trovava proprio davanti alla registratore di cassa. Invitata a fornire spiegazioni, la 26enne V.H. asseriva di non aver sottratto alcunché e, a sostegno delle proprie affermazioni, mostrava l’interno della borsetta e sollevava la maglia, riuscendo a dileguarsi prima che il titolare del distributore si accorgesse che gli era stata sottratta una somma cospicua di denaro.
Il volto conosciuto dell’altro componente della banda, un giovane dei 23 anni noto in zona per i trascorsi poco limpidi, ha portato ad un individuazione fotografica grazie alle immagini degli archivi della Questura, sottoposte alla vittima del furto.
Poche ore più tardi entrambi i sospettati sono stati rintracciati dalla Volante della Questura di Udine presso la loro abitazione, dove il 23enne M.L., ammettendo la propria responsabilità, si prodigava ad indicare l’identità della complice ed a restituire la somma rubata di 3.680 euro, successivamente restituita al legittimo proprietario.
Entrambi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.