Procede con impegno e dedizione l’intensa attività degli agenti del Settore Polizia di Frontiera di Tarvisio, diretta dal Comm. Capo della Polizia di Stato dr. Giovanni Marruzzo, mirata alla prevenzione e repressione dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di traffico illecito di carattere transnazionale e transfrontaliero.
Nella giornata di ieri, una Ford Focus station wagon immatricolata in Polonia, con a bordo tre persone della medesima nazionalità, è stata notata aggirarsi nell’abitato di Pontebba nel chiaro intento di attendere l’arrivo di qualcuno. Sebbene al controllo del terminale solo uno degli occupanti risultasse avere precedenti di polizia, peraltro di lieve entità, gli agenti hanno deciso di approfondire gli accertamenti, per poi procedere a perquisire l’abitacolo. All’apertura del vano bagagli, il responsabile della pattuglia si è imbattuto in numerose cassette suddivise in scomparti, piene di volatili da nido poi risultati appartenere alla famiglia dei Turdidi. Immediatamente si è palesato lo stato di maltrattamento degli animali, molti dei quali già privi di vita, a causa delle precarie condizioni igienico-sanitarie di trasporto e la mancanza di mangime ed acqua.
In mancanza di spiegazioni plausibili in merito alla provenienza della merce e allo stato di completo abbandono dei volatili, l’auto è stata immediatamente scortata dagli operatori al Settore Polizia di Frontiera.
Il personale medico veterinario intervenuto ha constatato sin da subito il cattivo stato di salute degli animali trasportati, non escludendo possibili contagi sanitari.
I tre uomini polacchi sono stati denunciati a piede libero ai sensi della legge di tutela della fauna (157/1992). “Soggetti reticenti e non collaborativi” ha dichiarato il Dirigente dell’Ufficio, “si rifiutavano di fornire agli inquirenti informazioni utili al proseguo delle indagini ed in particolar modo sul destinatario finale dell’illecito trasporto”.
Il magistrato competente, messo al corrente dei fatti, ha convalidato l’attività di perquisizione e di sequestro dei volatili e del veicolo.
I volatili, su input del veterinario, sono stati prontamente collocati presso il “Centro di recupero di fauna selvatica” in Campoformido, ove si è constatato il decesso di 133 volatili su un totale di ben 458 animali trasportati.