Un 36enne maliano, dopo oltre due anni dalla richiesta, si è presentato presso gli sportelli dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine per ritirare i duplicati del permesso di soggiorno e del titolo di viaggio per stranieri, richiesti appunto già nell’anno 2015, in seguito allo smarrimento degli originali. L’uomo, tralasciando all’epoca di ritornare in Questura per il ritiro dei documenti richiesti, era subito dopo partito per Parigi presso parenti e, dopo un’assenza di due anni, nel corso dei quali i nuovi documenti sarebbero comunque scaduti, si è presentato in Questura in compagnia di un amico, di nazionalità senegalese, che si sarebbe prestato come mediatore linguistico.
Oggi, nel corso della presenza dei due soggetti presso l’Ufficio Immigrazione, gli agenti hanno voluto verificare non solo la posizione del cittadino maliano, ma anche quella dell’improvvisato interprete e, dalle accurate verifiche, è emerso che quest’ultimo risultava sprovvisto del permesso di soggiorno fin dal 2008 e che da quella data si è reso responsabile dei reati di falsa attestazione e resistenza a Pubblico Ufficiale, inoltre è stato più volte destinatario di decreti di espulsione, nonché di diversi ordini del Questore a lasciare il territorio nazionale.
Lo straniero, che negli ultimi anni ha vissuto tra il Veneto e la Lombardia, ha ammesso, con un atteggiamento di serafica sufficienza, di non avere mai chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno perché sprovvisto di lavoro e di denaro per il proprio sostentamento.
I poliziotti, sorpresi dalla sfrontatezza del 50enne senegalese, hanno provveduto a sottoporlo alle procedure di fotosegnalamento e, successivamente, a redigere nei suoi confronti il provvedimento di Ordine del Questore di abbandonare il territorio nazionale entro sette giorni, al riguardo è stata anche inoltrata alle autorità diplomatiche senegalesi in Italia la richiesta di accertamenti sulla sua identità e sulla sua nazionalità.