Il modus operandi della banda era sempre lo stesso: un uomo distinto proponeva lavori di asfaltatura a prezzi irrisori e fuori mercato, utilizzando rimanenze di materiale, per rimettere in sesto aree private o piccoli tratti di strada, ma di lì a poco i risultati si dimostravano disastrosi, data la pessima qualità del sedime usato e della manodopera, tanto che l’opera di lì a poco si sbriciolava senza rimedio. Così non è sfuggita all’occhio attento della Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cividale del Friuli la presenza di un furgone con targa irlandese, individuato in località Tiglio nel comune di San Pietro al Natisone.
I poliziotti erano aggiornati sul fatto che, già nella provincia di Gorizia, un furgone con le stesse caratteristiche era stato al centro di una vicenda di querele per lavori di asfaltatura mal eseguiti.
A questo punto gli agenti non hanno esitato a procedere all’identificazione degli 8 asfaltatori trovati sul posto, 5 dei quali, cittadini di origine romena e polacca, risultavano avere a proprio carico diversi precedenti penali relativi a reati contro il patrimonio e segnalazioni inerenti a truffe commesse in varie località italiane, tra cui Gorizia.
Dagli accertamenti, è stata anche riscontrata la pericolosità sociale dei soggetti, che, peraltro avevano già preso contatti con potenziali committenti residenti nei paesi vicini e prima che potessero portare a segno l’ennesima truffa, sono stati accompagnati presso il Commissariato di Cividale, dove sono stati redatti e notificati i provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio dai comuni di San Pietro al Natisone, San Leonardo e Cividale del Friuli a carico degli 8 malintenzionati.