E’ stato ammonito, con l’invito di osservare una condotta di vita conforme alla Legge e rispettosa della tranquillità e della serenità della donna che lamentava una comportamento molesto da parte del 50enne friulano.
All’origine di tutto c’è il rapporto professionale instaurato tra le due persone per cui la donna, psicologa, dava assistenza a S.C., colpito da un lutto familiare ed abbisognevole di sostegno psicologico.
Il normale rapporto medico-paziente si è trasformato in un incubo per la professionista che veniva perseguitata sempre più frequentemente con messaggi telefonici, immagini telematiche inquietanti e, spesso, minacciose, tanto da condizionare le abitudini di vita della stessa, la quale, con giusta determinazione, ha segnalato i fatti al personale specializzato della Questura di Udine.
Valutata la fondatezza dell’istanza, attraverso opportune indagini, nella giornata di ieri è stato notificato al soggetto il provvedimento di ammonimento, ed in fase di esecuzione dell’atto, nel timore che l’uomo possedesse delle armi, è stata compiuta una perquisizione presso l’abitazione che ha portato al ritrovamento di un’arma, una catana affilata, della quale non era stata denunciata la detenzione.
Per il possesso dell’arma, il soggetto è stato denunciato; sono stati inoltre sequestrati, ai fini cautelativi, i numerosi oggetti atti ad offendere rinvenuti in casa.