Al controllo degli agenti, esibiva un titolo di soggiorno falso
Alla richiesta di documenti, la giovane cittadina nigeriana esibiva un permesso di soggiorno elettronico che ha destato sospetti tra agenti della Polizia Ferroviaria a Tarvisio, i quali hanno ritenuto necessario approfondire i controlli al documento emesso dalle Autorità italiane e che, comunque, a prima vista sembrava genuino.
Così è terminato il viaggio di O.B. di 20 anni, salita sul treno in Italia nella nottata di ieri, 13 febbraio, ed intenzionata ad arrivare in Austria.
Accompagnata la ragazza presso gli uffici per approfondire le verifiche, i poliziotti hanno riscontrato alcune differenze tra le dichiarazioni dell’interessata e quanto riportato sul documento, e, nel corso degli accertamenti, rinvenivano un altro documento di viaggio per stranieri, valido per l'espatrio, sempre intestato all medesima.
A seguito delle anomalie emerse, mentre la donna veniva sottoposta a rilievi fotodattiloscopici, il personale della Polizia di Stato esperto in falso documentale analizzava i documenti, deducendo che si trattava di esemplari di falso integrale di ottima fattura, di cui uno riportava un numero progressivo appartenente ad un altro permesso di soggiorno, rilasciato ad un cittadino indiano, riprodotti quindi per trarre in inganno l’operatore di Polizia.
A conclusione delle attività si è resa nevitabile la procedura di arresto della donna, che già in passato aveva declinato diverse generalità, ed alla quale sono stati notificati i provvedimenti di espulsione e l’ordine di abbandonare il territorio nazionale, atti emessi nella giornata odierna dal Prefetto e dal Questore della provincia di Udine.