Secondo l’ordine di carcerazione per la condanna di 2 mesi e 5 giorni, un cittadino romeno è stato arrestato per due sentenze di condanna per aver violato più volte il divieto di ritorno nel comune di Udine.
Dai dispositivi delle sentenze, scontata la pena, per il condannato vi era l’obbligo di abbandonare il territorio italiano.
H.G. di 60 anni, senza fissa dimora, era stato rintracciato nei pressi di un supermercato del capoluogo friulano, identificato ed accertato che nei suoi confronti pendeva una condanna, lo stesso è stato condotto in carcere. Scontata la pena, il soggetto veniva accompagnato negli uffici della Questura.
Durante la momentanea permanenza in Questura per la redazione degli atti per il rimpatrio, con l'intenzione di chiedere informazioni sul familiare, si sono presentati il fratello e la cognata del soggetto, già condannata per analoghi e ripetuti episodi, quindi anche per quest’ultima dovrà essere stabilito il cumulo delle pene e, scontate le condanne, verrà allontanata dal territorio nazionale. Al termine della vicenda, l’uomo è stato accompagnato alla frontiera di Linate per l’uscita dal territorio italiano.
Nel corso degli anni sono stati numerosi i casi in cui l’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine ha applicato quanto stabilito dalla normativa sull’allontanamento dei cittadini comunitari; una decina di episodi si sono presentati durante l’anno 2015, un lieve calo si è manifestato nel 2016. I presupposti per l’allontanamento dei cittadini comunitari dal territorio nazionale si rilevano quando sussistono i motivi che intaccano pubblica sicurezza, l’ordine pubblico e sicurezza dello Stato, nonché nelle condizioni in cui vengano a mancare i condizioni necessarie per il soggiorno.