Piangente e spaventata, con in braccio la figlioletta di 2 anni, anch’essa terrorizzata da ciò che stava accadendo. Così i poliziotti hanno trovato la giovane mamma all’interno della propria abitazione, mentre ancora stava subendo quella impietosa aggressione con la quale il proprio compagno le infieriva frasi denigranti, e che continuava nonostante l’arrivo della Polizia.
I.D.M., cittadino rumeno di 23 anni, si era introdotto nell’abitazione, dove la compagna vive con la madre e la figlia piccola, sfondando a calci e spallate la porta d’ingresso.
Il motivo della lite, che ha messo in agitazione anche il cane che si trovava all’interno dell’alloggio, era il possesso di un cellulare.
Messe in sicurezza le vittime in un altro locale dell’appartamento, gli agenti della Volante hanno riportato l’uomo ad un comportamento meno irruento.
La donna, 21enne italiana, dopo aver affidato la figlia ai parenti, è stata scortata in Questura per formalizzare la versione dei fatti; anche il giovane è stato accompagnato presso gli uffici della Questura, dove è stato tratto in arresto per il reato di violazione di domicilio aggravata e, di conseguenza, condotto nel carcere di Udine.