LA VOLANTE INTERVENIVA IN SOCCORSO A UNA GIOVANE, VITTIMA DELL'ENNESIMA MINACCIA DA PARTE DELL'EX FIDANZATO.
Arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, favoreggiamento personale, danneggiamento dei sistemi informatici e telematici, il giovane palestinese, complice del fratello minorenne, reo degli stessi capi d’imputazione. Tutto ha avuto inizio con la segnalazione della ragazza del minore A.M. che, sentendosi minacciata dallo stesso, ha chiamato il 113. I due, genitori separati di una bambina, vivevano una situazione travagliata a causa dell’accanimento del giovane verso la compagna, vessata con frequenti percosse, minacce ed atti persecutori, uno di questi manifestato proprio ieri pomeriggio nei pressi l’autostazione di Udine. Rintracciato subito dalla Volante di zona, A.M. è stato invitato dagli agenti ad introdursi nell’auto di servizio per raggiungere gli uffici della Questura dove si sarebbero effettuati gli accertamenti necessari a chiarire la vicenda. A quel punto, la situazione è degenerata, il fratello maggiore del ragazzo, senza conoscere i motivi del controllo, iniziava ad aggredire verbalmente i poliziotti, contestando il loro operato. Con molti sforzi, gli agenti hanno cercato di placare gli animi, così l’atteggiamento aggressivo dei due giovani palestinesi, che intanto si erano scagliati violentemente verso i poliziotti, è stato faticosamente ricomposto. In esito alla vicenda, il fratello maggiore è stato arrestato, mentre per gli stessi capi d’imputazione A.M. è stato denunciato, poiché minorenne.