Esito dei servizi straordinari dal 23 al 29 settembre 2019
A seguito della intensificazione dei servizi di controllo disposti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale delle Specialità e dal Servizio Polizia Stradale, al fine di prevenire e reprimere fenomeni criminosi, nella settimana dal 23 al 29 settembre 2019 le pattuglie in servizio di vigilanza hanno controllato 957 veicoli, 577 persone sono state sottoposte ad accertamenti con etilometro o precursore, 449 sono state le infrazioni complessivamente elevate con 889 punti decurtati; le patenti di guida ritirate sono state 4, le carte di circolazione 3.
Nel corso dell’ultima settimana le pattuglie della Polizia Stradale hanno contestato 110 violazioni per il superamento della velocità e 8 violazioni per velocità pericolosa. Sono state inoltre contestate 37 violazioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza e 7 violazioni per l’uso del telefonino alla guida.
Una capillare attività di controllo della circolazione stradale effettuata dalle pattuglie della Polizia Stradale nei confronti di conducenti di mezzi pesanti ha permesso di individuare un conducente straniero che, controllato mentre percorreva l’autostrada A4 all’altezza di Porpetto, guidava un mezzo pesante senza rispettare i tempi di guida e riposo giornaliero previsti dalla normativa. In particolare, nel corso dell’ultimo mese aveva ecceduto i tempi di guida in ben tre occasioni. La pattuglia provvedeva pertanto a contestate le infrazioni, che complessivamente ammontano ad euro 2.499.
Sempre in A4, all’altezza di Ronchis di Latisana, la pattuglia autostradale ha fermato e controllato un mezzo pesante straniero, provvedendo all’esame documentale dell’autista e del veicolo. Gli operatori, insospettiti dal fatto che le misurazioni del cronotachigrafo non parevano rispettare la velocità che lo stesso teneva al momento in cui l’avevano incrociato, approfondivano gli accertamenti sul mezzo riuscendo ad individuare una manomissione allo stesso che, tramite l’utilizzo di un magnete, falsava la registrazione degli impulsi trasmessi al cronotachigrafo digitale. Addirittura, al momento del controllo, il conducente risultava stesse effettuando il periodo di riposo anziché la guida. Allo stesso veniva immediatamente contestata la sanzione che prevede il pagamento di 3.471 euro oltre alla sanzione accessoria del ritiro della patente.