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PERSONALE DELLA POLIZIA DI STATO DI UDINE, COORDINATO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI UDINE: DATA ESECUZIONE ALL’ORDINANZA APPLICATIVA DELLA MISURA CAUTELARE DEL DIVIETO DI AVVICINARSI ALL’EX FIDANZATA.

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PERSONALE DELLA POLIZIA DI STATO DI UDINE, COORDINATO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI UDINE: DATA ESECUZIONE ALL’ORDINANZA APPLICATIVA DELLA MISURA CAUTELARE DEL DIVIETO DI AVVICINARSI ALL’EX FIDANZATA.

Personale della Polizia di Stato di Udine, coordinato dalla Procura della Repubblica di Udine, nella giornata del 14 agosto, ha dato esecuzione all’Ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinarsi all’ex fidanzata, alla sua abitazione, ai luoghi da lei abitualmente frequentati, nonché di comunicare con la medesima con qualsiasi mezzo, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Udine a  carico di un uomo di cittadinanza marocchina per i reati di violenza sessuale, lesioni personali e minaccia commessi nei confronti della donna.

I FATTI

Si comunica che la notte tra il 2 ed il 3 agosto u.s. personale della locale Squadra Volante interveniva in questo centro cittadino su richiesta di una giovane donna, per le asserite condotte vessatorie assunte dall’ex fidanzato nei suoi confronti all’esterno dell’esercizio pubblico dove la stessa stava svolgendo attività lavorativa. La ragazza, all’arrivo degli operatori, riferiva che l’uomo si era presentato presso il bar pretendendo il pagamento di tre mesi di affitto dell’alloggio che avevano condiviso fino a poco tempo prima, accompagnando le sue richieste a minacce gravi dirette alla sua incolumità’. Gli intervenuti identificavano l’ex fidanzato della giovane, ancora presente sul luogo, provvedendo altresì ad escutere a sommarie informazioni i testimoni e ad acquisire la querela da parte della vittima per i fatti appena accaduti. La medesima, in tale sede, dichiarava di avere iniziato una relazione sentimentale con il cittadino marocchino a marzo di quest’anno e di avere proseguito la convivenza fino a luglio, nonostante la loro relazione si fosse conclusa subito dopo l’inizio della coabitazione. La ragazza aggiungeva di avere avuto a fine luglio una lunga discussione con l’ex fidanzato e che questi, al termine della lite, la costringeva ad avere un rapporto sessuale, nonostante il suo dissenso, episodio in ordine al quale aveva già reso dichiarazioni ai carabinieri, riservandosi di presentare formale denuncia, e a seguito dei cui fatti il giorno seguente si era dovuta recare presso il Pronto Soccorso del nosocomio locale per le lesioni riportate durante l’aggressione. La giovane, collocata su disposizione dell’A.G. presso una struttura protetta, successivamente sporgeva in questa sede querela per la violenza sessuale subita a fine luglio, denunciando nel frangente ulteriori comportamenti molesti posti in essere dall’ex fidanzato nei suoi confronti. Lo stesso si era, infatti, ripresentato nei pressi del locale dove lavorava, trattenendosi a lungo, senza proferire parola e continuando a fissarla ed aveva attivato un profilo sui Social su cui postava delle fotografie di loro due scattate nel periodo della relazione al fine di  mettersi in contatto con lei, avendo nel frattempo la ragazza cambiato il numero dell’utenza cellulare proprio per evitare che l’ex fidanzato la continuasse a chiamare.    


17/08/2019

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