Nel primo pomeriggio di ieri, 2 agosto, una Volante della Questura di Udine interveniva in una via della zona nord-est della città, dove un’anziana residente aveva appena sottoscritto un contratto per la fornitura di energia elettrica, ingannata dal giovane procacciatore presentatosi alla porta di casa, salvo poi pentirsene e chiamare la Sala Operativa.
Giunti sul posto gli agenti hanno subito notato ad una fermata dell’autobus ed identificato due giovani, un 19enne italiano ed un 22enne ucraino residenti in altra regione, corrispondenti alla descrizione fornita dalla richiedente e che si qualificavano come agenti di vendita per una azienda di fornitura di energia. La signora riferiva che uno dei due poco prima, verso le 14.30, la convinceva a sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura, ingenerando in lei un grave ed ingiustificato timore di un pericolo immaginario, convincendola che se non avesse firmato in quel momento il contratto, entro sera le avrebbero staccato la corrente.
Durante l’intervento gli agenti venivano avvicinati anche da un’altra signora che segnalava un caso analogo accaduto ai suoi genitori, residenti in una via limitrofa, verso le 13.30.
L’attività esperita consentiva agli operatori di appurare che in questo caso il secondo ragazzo riusciva far firmare un contratto ad un’anziana coppia di coniugi, lui ultranovantenne, lei vicina agli ottanta, ingannando gli stessi e la loro badante straniera: quest’ultima, visti gli insistenti tentativi del procacciatore, gli diceva che per nuove sottoscrizioni avrebbe dovuto sentire la figlia dei due, in quel momento non presente e, in buona fede, gli forniva il numero di cellulare. Il ragazzo fingeva allora di telefonare alla figlia e convinceva poi i genitori a firmare tranquillamente il contratto con il consenso della stessa. Naturalmente la donna, rintracciata immediatamente dai poliziotti, negava categoricamente di aver ricevuto alcuna telefonata.
Condotti in Questura per la compiuta identificazione, i due venivano al termine degli atti deferiti all’Autorità Giudiziaria competente per truffa aggravata, avendo approfittato di uno stato di minor difesa, stante l’età delle persone ingannate, e prefigurando pericoli inesistenti.
I CONSIGLI DELLA POLIZIA DI STATO CONTRO LE TRUFFE AGLI ANZIANI.
Giova sensibilizzare tutta la cittadinanza a diffidare da persone che si presentano alla porta soprattutto di persone anziane, spesso sole in questo periodo estivo, cercando di far loro sottoscrivere contratti o, ancora peggio, chiedendogli denaro per parenti in difficoltà.
-Nessun incaricato di enti o aziende, funzionario INPS, INPDAP, può costringere alcuno a sottoscrivere contratti né tantomeno può chiedere soldi in contanti o gioielli.
-Non dare soldi, gioielli o altre cose di valore nemmeno a chi si presenti come appartenente ad una forza di polizia: uno dei trucchi più usati ed insidiosi è quello della telefonata all’anziano che viene convinto da un fantomatico avvocato, in realtà un abile delinquente, che suo figlio o figlia ha causato un grave incidente automobilistico con feriti per cui è stato condotto/a in caserma e che sarà liberato solo dopo il pagamento di una cauzione di migliaia di euro; il genitore preoccupato per l’incolumità del congiunto crede a quanto riferito e consegna tutto il denaro ed i gioielli presenti in casa ad un complice che giunge alla sua porta pochi minuti dopo, presentandosi come carabiniere. NESSUN CARABINIERE O AGENTE chiede soldi o gioielli ai cittadini.
-In caso di richieste al telefono con invito a chiamare un altro numero per chiarimenti, telefonare sempre con un'altra linea/cellulare, perché gli abili truffatori riescono a mantenere in linea il chiamato che, anche componendo un altro numero, parlerà con un complice dei primi.
-Massima attenzione anche nel chiudere bene porte, infissi quando si esce di casa, indipendentemente dal caldo di questi giorni, per evitare furti in abitazione!
-Attenzione anche alle truffe dello specchietto: se qualcuno insiste nel voler essere risarcito per un urto, un graffio che si è sicuri di non aver cagionato, chiamare subito il numero emergenza e non dare alcunchè.
-Sempre, comunque, in caso di sospetti chiamare le forze dell’ordine!
Un’ultima raccomandazione da ultimo a figli, nipoti, parenti stretti: non lasciate soli i vostri anziani! Anche se non abitate con loro, interessatevi spesso di loro, chiamateli, ricordate loro sempre di diffidare di ogni sconosciuto e contattare o voi o le forze dell’ordine per qualsiasi problema o sospetto. Hanno bisogno di tutti noi!