Sabato 2 febbraio, verso le 17.30, in Piazzale XXVI Luglio a Udine, personale della Squadra Mobile assisteva a una manovra azzardata da parte di un’autovettura che si stava immettendo sul controviale di Viale Venezia.
Immediatamente l’attenzione degli operatori veniva attirata non tanto dalla brusca frenata effettuata mediante l’utilizzo del freno a mano, quanto dal fatto che, subito dopo che il veicolo si arrestava, i due occupanti dell’auto iniziavano una violenta colluttazione all’interno dell’abitacolo.
I due operatori di Polizia si avvicinavano all’autovettura e si qualificavano: questa azione interrompeva immediatamente la zuffa e uno dei due giovani, già noto alle Forze dell'Ordine, apriva di scatto la portiera, dal lato passeggero, cercando di allontanarsi.
Il sommario controllo sul ragazzo portava al rinvenimento, nella tasca del giaccone, di un coltello a serramanico con lama in acciaio della lunghezza complessiva di circa cm. 15.
L’attività d’indagine immediatamente esperita permetteva di appurare che il giovane italiano era stato adescato dal coetaneo, tramite un’applicazione social, al fine di consumare un rapporto sessuale; tuttavia, lo straniero realizzava di non essere in presenza del giovane raffigurato sulle immagini che gli erano state precedentemente inviate. Alle sue rimostranze, il ragazzo rumeno pretendeva di essere pagato 150 euro, minacciando il primo anche con l’utilizzo del coltello, poi sequestrato.
Una volta giunti in prossimità di Viale Venezia, accortosi che la vittima si stava dirigendo in Questura, il soggetto azionava il freno a mano, attirando l’attenzione dei poliziotti.
L’arrestato è stato associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.