Gli accertamenti finalizzati ad individuare dei responsabili dei disordini accaduti in occasione dell’ incontro di calcio Udinese-Napoli del 26 novembre 2017, hanno consentito di identificare anche 10 sostenitori friulani, deferiti all’ Autorità giudiziaria per i reati di lancio di materiale pericoloso, possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive e travisamento. Nei loro confronti il Questore di Udine ha, altresì, emesso altrettanti provvedimenti di divieto di accesso a manifestazioni sportive (DASPO), che variano, in relazione alle singole responsabilità, da uno a cinque anni e, per due recidivi, per un periodo di cinque anni con l’aggiunta della prescrizione dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria all’inizio ed alla fine degli incontri di calcio disputati dall’Udinese.
Tali provvedimenti vanno ad aggiungersi ai precedenti 34 DASPO adottati nei confronti dei sostenitori partenopei che, a vario titolo, si erano resi responsabili degli incidenti occorsi nella medesima circostanza. La complessa attività d’indagine, svolta con il fondamentale contributo del sistema di videosorveglianza interna ed esterna allo stadio ed in stretta collaborazione con la Questura di Napoli ha, infatti, consentito di deferire questi ultimi all’Autorità Giudiziaria per i reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni, violenza privata e violenza o minaccia nei confronti di addetti ai controlli dei luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, tutti aggravati dalla circostanza prevista dall’ art. 339 c.p. (fatto commesso da più di 5 persone). Nei loro confronti il Questore di Udine ha, altresì, emesso il provvedimento del foglio di via con divieto di ritorno nel territorio della provincia di Udine per un periodo di tre anni.