Prosegue senza sosta, sulla linea di Confine, l’attività di controllo in ambito ferroviario per la prevenzione e repressione del fenomeno dell’immigrazione clandestina e dei reati in genere, posta in essere dal personale del Compartimento Polizia ferroviaria di Trieste- Posto di Polizia ferroviaria di Tarvisio Boscoverde.
Nella giornata di lunedì, infatti, durante un controllo congiunto con il Collaterale organo austriaco a bordo di un rotabile in fermo stazione, veniva rintracciata una coppia di coniugi nigeriani, di cui si accertava per uno di essi l’irregolarità dei documenti idonei alla circolazione in ambito Schengen e che pertanto venivano accompagnati presso gli Uffici per accertamenti, al termine dei quali venivano rilasciati.
E’ in questo momento che il marito della donna, informato del fatto che non avrebbe potuto proseguire il viaggio iniziava a dare in escandescenza inveendo contro gli operatori a tal punto da arrivare a denudarsi minacciando di buttarsi sui binari, tanto che gli scriventi riuscivano a fatica a farlo desistere dal suo intento.
Per la sua incolumità e per la sicurezza ferroviaria veniva riportato dagli operatori sulla pensilina del piano binario, ove veniva guardato a vista da due agenti.
L’apparente ripristino della calma non durava molto in quanto le grida del soggetto attiravano nuovamente l’attenzione degli agenti che prontamente si precipitavano sulla pensilina del binario tentando nuovamente di arginare l’accesso d’ira dell’uomo che nel frattempo aveva afferrato il proprio figlioletto di pochi mesi tenendo un atteggiamento aggressivo e minaccioso non prestando la minima attenzione a tutti i tentativi posti in essere dagli operanti per calmarlo. Anzi, in un crescendo di aggressività, sotto gli occhi oltretutto di una moltitudine di persone tra passeggeri e personale ferroviario, il soggetto afferrava un oggetto metallico e con esso minacciava di spaccare i vetri dei locali della stazione.
Temendo per la sua incolumità, per quella del bambino e di tutti i presenti si cercava di calmarlo nuovamente e di scortarlo verso l’uscita, lontano dai binari, ma l’uomo, improvvisamente e senza motivo dava di nuovo in escandescenza scagliandosi direttamente contro gli operatori presenti, strattonandoli e scalciando.
Nel tentativo di bloccare questa nuova condotta aggressiva nei confronti degli operatori nonché per evitare gesti di autolesionismo, stante la pericolosa vicinanza di treni in transito, si rendeva necessario l’uso della forza finalizzato all’ammanettamento del soggetto, atto questo che richiedeva l’inevitabile intervento di tutti gli operatori presenti, per vincere la forza resistente espressa dallo straniero. Nella colluttazione due agenti rimanevano feriti a causa di contusioni, morsi e graffi posti in essere dall’uomo nei confronti del quale si è proceduto all’arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale.