Anche il personale della Polizia di Stato della Sezione Polizia Ferroviaria di Udine, ha partecipato alla settimana di interventi dedicata alla sicurezza, denominata RAW (Rail Action Week), dalle ore 7,00 del’11 settembre alle 7 al 16 settembre scorsi, organizzata dalla rete europea RAILPOL durante la quale i paesi aderenti all’iniziativa hanno effettuato servizi particolari di pattugliamento inerenti la specialità del servizio.
Attenzione è stata dunque riposta agli attraversamenti dei binari, ai danneggiamenti di segnaletica ferroviaria, apparecchiature di segnalazione ed attrezzatura informative per i viaggiatori, ai danneggiamenti delle carrozze, alla salita e discesa da convogli in movimento, alla possibile apertura delle porte prima dell’arresto del treno, alle attività illegali che mettono a repentaglio l’esercizio ferroviario o la sicurezza dei trasporti, al controllo dei dispositivi di sicurezza ai passaggi a livello, ai controlli dei punti critici (ponti e tunnel).
Essendo stati recentemente segnalati alcuni casi di attraversamento dei binari in presenza delle sbarre abbassate di un passaggio a livello, tra cui perfino quello di una madre con il passeggino ed alcuni probabili studenti con l’udito limitato dall’utilizzo delle ormai consuete, ed in questo caso pericolose, cuffiette audio, la Polizia Ferroviaria del Friuli Venezia Giulia ha voluto porre particolare attenzione proprio a questo genere di problematica ottenendo ottimi risultati ed al contempo facendo opera di prevenzione ed informazione al pubblico in transito.
Complessivamente, sono stati impiegati 275 operatori della Polizia Ferroviaria del Friuli Venezia Giulia, che hanno identificato 50 persone e 45 autovetture, elevando una sola contravvenzione e sono stati controllati 18 tra ponti e tunnel.
Oltre a questa importante attività, la Polizia Ferroviaria di Udine nella giornata del 18 settembre 2017 è stata impegnata in controlli straordinari, denominati “Operazione Oro Rosso” consistenti in mirati servizi di prevenzione e repressione con particolare riguardo ai depositi per il riciclo dei metalli ferrosi ed il controllo di obiettivi sensibili lungo le linee ferroviarie. Il servizio è stato svolto come da indicazioni impartite dal Servizio di Polizia Ferroviaria al fine di contrastare il fenomeno su scala nazionale dei furti di rame in abito ferroviario. Si mira così a mantenere un elevato standard di sicurezza cercando di contrastare il fenomeno dei furti di rame che interessa le strutture delle Ferrovie dello Stato, le quali subiscono ingenti danni economici oltre ad accusare disservizi legati alla circolazione dei convogli. Nella fattispecie, la sottrazione anche parziale di cavi in rame di collegamento determina un black-out ad interi circuiti che alimentano segnali ferroviari, passaggi a livello, scambi e alla stessa linea aerea di contatto. In tale servizio sono stati impiegati 9 Operatori della Sezione Polizia Ferroviaria di Udine e dei Posti di Cervignano e Gemona, che hanno controllato complessivamente 14 obiettivi tra rottamai, depositi di rame e siti sensibili lungo le linee ferroviarie, identificando 10 persone e controllando 3 autocarri.