Presente anche il triestino Don Paolo Rakic
"E' stata un'esperienza significativa perchè ha rappresentato un'opportunità di crescita, di dialogo e di condivisione di valori".
Si è così espresso don Paolo Rakic una volta rientrato in città da Nettuno (Roma), dove, dal 14 al 16 settembre scorsi, si è svolto il 18.mo convegno dei cappellani della Polizia di Stato, a cui ha partecipato anche il Capo della Polizia Antonio Manganelli.
39 anni, attualmente amministratore parrocchiale di San Benedetto Abate ad Aquilinia, studente di diritto canonico a Venezia, don Rakic ricopre l'incarico di cappellano provinciale di Trieste dall'ottobre 2008.
"Il seminario, che è stato presieduto dal cappellano coordinatore nazionale Monsignor Giuseppe Sala - ha ricordato don Rakic - si è concluso con una Santa messa officiata dal Cardinale Re, già Prefetto della Compagnia dei Vescovi, il quale nella sua omelia si è rivolto accoratamente ai cappellani presenti affinchè rappresentino la presenza di Cristo per tutto il personale della Polizia di Stato, riscoprendo il valore della preghiera personale quale fonte per le varie attività e iniziative da svolgere nel proprio ministero."
Giova ricordare che l'attività dei cappellani della Polizia di Stato prevede il sostegno religioso del personale e dei famigliari, soprattutto nelle situazioni di emergenze e di criticità, la celebrazione dei riti liturgici e l'organizzazione di attività pastorale e culturale.
La loro attività è anche importante allo scopo di veicolare al meglio la "missione" della Polizia di Stato, una missione quotidiana che poggia su valori come il senso del dovere, lo spirito di servizio, l'abnegazione, l'altruismo e che spesso travalica i limiti temporali del turno di servizio, spingendo al compimento di veri e propri gesti di eroismo fino all'estremo sacrificio della vita.
