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Giornata della Sicurezza sul Web

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Testimonial entusiasti e grande successo di pubblico all'iniziativa della Polizia presso il centro commerciale "Torri d'Europa" a Trieste

Sono stati tanti i visitatori che si sono fermati presso lo stand della Polizia di Stato allestito all'interno del centro commerciale Le Torri d'Europa (sponsor dell'evento con l'Unicredit Banca) nell'ambito della 1^ Giornata della sicurezza sul web, manifestazione che si è svolta in venti città italiane fra cui Trieste.

Giovani e adulti si sono confrontati con gli specialisti della Polizia postale e delle comunicazioni in materia di antivirus, di attacchi informatici di qualsiasi profilo e di navigazione sicura nella rete.

Grande interesse dei visitatori anche per i testimonial dell'iniziativa, che hanno espresso parole di compiacimento e si sono soffermati sul loro rapporto con il web.

L'ex arbitro internazionale di calcio Fabio Baldas ha definito il suo rapporto con la rete non proprio "idilliaco"; "sono un utente consapevole dei rischi del web - ha affermato il fischietto triestino che ha concluso la sua prestigiosa carriera dirigendo la partita eliminatoria Stati Uniti-Colombia durante la fase finale del Campionato mondiale di Usa '94 - e queste iniziative sono importanti. I giovani devono essere istruiti adeguatamente e tutelati, ma soprattutto - ha concluso Baldas - non devono trascurare il contatto con il mondo dello sport, che, se praticato nella maniera più corretta e sana, può dare molto non solo dal punto di vista agonistico, ma può rappresentare una vera e propria palestra di vita".

Chi è connessa "h 24" - per usare una definizione usata in Polizia - è la ginnasta azzurra Federica Macrì, atleta in forza alla società Artistica '81-Il Mercatino di Trieste.

"Sono sul web quasi 24 ore al giorno e utilizzo per lo più Facebook - ha affermato l'azzurra reduce dal recente incontro internazionale di Jesolo contro Russia, Gran Bretagna e Stati Uniti - ; "ho incontrato anch'io persone sospette in rete, ma le ho evitate con un po' di intelligenza. Non trovo giusto, però, che ragazzini di dieci anni navighino senza controllo alcuno da parte dei genitori. Iniziative come queste - ha concluso la Macrì - sono importanti perché i giovani devono essere informati ed educati".

Concorde nel sottolineare la valenza dell'iniziativa anche alla luce delle troppe brutte notizie relative alla commissione di reati pedopornografici è stato Dennis Bocchini, il capitano della Acegas Pallacanestro Trieste 2004, formazione che milita nella serie A dilettanti e che attende con interesse un'eventuale riforma dei campionati.

"Non sono un esperto del web e lo utilizzo con moderazione soprattutto per ottenere informazioni di vario genere - ha affermato il cestita che ha iniziato a fare i primi palleggi all'età di sei anni presso la locale scuola Foschiatti - e mi piace ricordare che campagne del genere sono importanti perché servono a mettere in guardia soprattutto i giovani sulle insidie della rete".

Entusiasta dell'iniziativa anche il segretario generale della massima squadra cestistica cittadina, Maurizio Modolo, che ha ricordato che "ormai quasi tutte le comunicazioni ufficiali della federazione avvengono tramite web e la posta certificata ha ormai soppiantato il cartaceo".

Anche il mondo della pallavolo ha condiviso i messaggi di sicurezza lanciati dalla Polizia di Stato e lo ha fatto con la rondine Volley, la coinvolgente e colorata "mascotte" dei Campionati mondiali che si svolgeranno in Italia il prossimo settembre (un girone finale si terrà nella nostra città), e con Stefano Mari, il capitano del Trieste Volley 2010, formazione che sta lottando per ottenere la salvezza nella serie B2 maschile.

"Non navigo molto sul web anche perché lo reputo un servizio e non un mezzo che sostituisce la parola e la comunicazione" ha affermato un Mari controcorrente e contrario alle chat e ai social networks.

"Iniziative del genere - ha proseguito lo schiacciatore e ricevitore nato e cresciuto a Modena - devono sensibilizzare i giovani e le loro famiglie; i ragazzi crescono in fretta, sono viziati e dispongono di mezzi tecnologici all'avanguardia già in tenera età e per questo devono essere controllati e adeguatamente consigliati".

Anche il direttore sportivo del Trieste Volley 2010 Sandro Michelli e il presidente provinciale della Federpallavolo Giorgio Tirel hanno espresso entusiasmo per questa importante campagna informativa rivolta non soltanto al mondo dei giovani.

Time-out per gli sportivi e parola ad Andro Merkù, noto animatore, imitatore e presentatore, che ha affermato di avere "un rapporto molto sostenuto col web soprattutto per motivi professionali.

E' importante che si instauri con i propri figli un rapporto fiduciario - ha proseguito Merkù che sta continuando con successo nelle repliche dello spettacolo "Bravomabasta" in cartellone al Caffè Rossetti di Trieste - senza parcheggiarli davanti al computer e alla mercè di potenziali insidie durante la navigazione.

Queste iniziative di sensibilizzazione - ha concluso il poliedrico intrattenitore triestino - vanno assolutamente sostenute perché di primaria importanza".

Rituffandosi nel mondo dello sport, Michelle Turco, giovane atleta della società Trieste Tuffi presieduta da Fulvio Belsasso, usa molto il web, tantissimo i social networks. "Prima di essere coinvolta in questa iniziativa - ha affermato la Turco che si è classificata quarta nella piattaforma e seconda nel sincro con Maria Marconi ai recenti Campionati italiani assoluti indoor svoltisi nella nostra città - non pensavo che dietro alla rete ci siano tanti operatori della Polizia di Stato che vigilano sui siti e che controllano quotidianamente questo insidioso spazio virtuale.

Questa campagna mi ha fatto riflettere e serve a far riflettere tutti gli utenti del web" ha concluso la tuffatrice che si sta preparando al Trofeo Primavera in programma il 9 e 10 aprile alla piscina Bruno Bianchi di Trieste.

A poche ore dall'incontro di Torino valido per la serie B di calcio, l'attaccante della Triestina Denis Godeas, rimasto in città in quanto infortunato, ha portato la propria testimonianza.

"Uso parecchio il computer per vedere i film e non navigo molto. Frequento Facebook e mi spaventa il fatto che i bambini possano navigare in rete fin da piccoli" - ha precisato il giocatore rosso alabardato in procinto di ritornare a disposizione del mister Daniele Arrigoni per questa parte conclusiva e decisiva del campionato.

"Questa campagna di sensibilizzazione è importante perché certi messaggi devono far presa proprio partendo dai più giovani" ha concluso Godeas.

Chiusura di giornata con il vicecapitano Marco Lo Duca, Andrea Carpanese, Diego Modrusan e Matteo Leone della Pallamano Trieste.

Accompagnati dal direttore sportivo Giorgio Oveglia, i giocatori - che si stanno preparando alla semifinale play-off di serie A1 contro il Prato in programma sabato prossimo al PalaChiarbola - hanno espresso compiacimento per la valenza dell'iniziativa, importante per far affermare la cultura della legalità e della sicurezza. Il più giovane del gruppo, Matteo Leone, utilizza il web per aggiornarsi soprattutto per quel che riguarda lo sport in generale e non sottovaluta le insidie che si celano nel web.

Soddisfazione per l'esito riportato dalla manifestazione è stata espressa dalla dottoressa Manuela De Giorgi, portavoce della Questura, e dal dottor Sandro Apa, Dirigente del Compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni del Friuli Venezia Giulia, concordi nel ribadire quanto sia importante una corretta informazione al fine di prevenire illeciti e pericolosi comportamenti che purtroppo stanno prendendo piede anche nel mondo virtuale.


30/03/2010
(modificato il 06/04/2010)

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