Incontro in Questura per evidenziare la pericolosità di alcuni prodotti e per ribadire alcune regole fondamentali
E' abitudine festeggiare la fine dell'anno anche utilizzando artifici e giocattoli pirotecnici. Proprio attraverso i media appare importante sensibilizzare soprattutto i più giovani in merito alla pericolosità di questi prodotti. Si tenga presente che la fascia d'età fra gli 11 e i 16 anni risulta essere quella più colpita dal fenomeno e, pertanto, è importante che si attuino idonee campagne di prevenzione e di sensibilizzazione, coinvolgendo anche i genitori affinchè affianchino i propri figli nelle operazioni di accensione di questi artifici e giocattoli pirotecnici.
In tutta Italia ci sono stati due morti (entrambi in Campania) e 361 feriti, di cui 53 minori, per i festeggiamenti di inizio 2013. Nel 2012 si erano registrati sempre due morti e 561 feriti.
Nel corso della notte del primo giorno del 2013 a Trieste una minorenne aveva riportato una lieve lesione a un occhio per lo scoppio di un petardo e personale della Squadra Volante della locale Questura, unitamente a personale dei Vigili del Fuoco, era intervenuto in viale Miramare per un incendio che aveva danneggiato una villetta a causa di un razzo lanciato per i festeggiamenti, che aveva innescato le fiamme nella legnaia dell'edificio.
Questa mattina, in Questura, personale del Nucleo artificieri del Friuli Venezia Giulia della Polizia di Stato ha ribadito che artifici e giocattoli pirotecnici sono per loro natura pericolosi, che devono essere maneggiati con circospezione e che si deve prestare la massima attenzione nel rispettarne le modalità d'uso. Per una serena fine e per un migliore inizio d'anno.