Intensificata l'attività della Questura e della locale Polizia di frontiera
Nell'ambito di specifici controlli del territorio finalizzati a prevenire in particolare il fenomeno dei furti in appartamento e altri reati predatori, personale della Squadra Mobile della Questura, coadiuvato da quello della Squadra Volante e del Polo di coordinamento di San Sabba, ha arrestato ieri sera per furto aggravato in concorso due cittadini serbi, Miroslav Dzelatovic e Milan Markovic, entrambi nati a Loznica, rispettivamente nel 1971 e 1970, già noti alle forze dell'ordine per specifici reati. In particolare il Dzelatovic aveva compiuto una serie di furti in abitazione in città negli anni 1992 e 1993. I due sono stati notati in via Schimdl camminare con passo accelerato ed atteggiamento sospetto e sono stati fermati e identificati. Apparendo nervosi e non sapendo dare contezza della loro presenza in quel luogo sono stati sottoposti a perquisizione personale.
Sono stati rinvenuti due cacciaviti di grosse dimensioni infilati nei pantaloni del Dzelatovic, alcuni monili d'oro, 890 euro in banconote di vario taglio, un paio di guanti in pelle nera e una torcia di piccole dimensioni. I monili e i soldi erano infilati in una borsa in nylon riposta nella tasca interna del giubbotto. Venivano rinvenute, invece, due grosse pietre e un paio di guanti in cotone e lattice di colore grigio nella tasca anteriore del giubbotto del Markovic.
Alla luce di ciò, gli operatori effettuavano un monitoraggio della zona, evidenziando che al civico 6 della via Schmild vi era una villetta con una finestra della camera da letto completamente aperta e riportante evidenti segni di effrazione.
Nel frattempo giungeva il proprietario della stessa, il quale comunicava di essere uscito di casa qualche ora prima e di essere appena rientrato e con lui è stata effettuata una ricognizione all'interno della casa. Si rilevava, pertanto, che ignoti avevano appena rovistato all'interno dopo esservi acceduti attraverso la forzatura della finestra della camera da letto e che dalla stessa mancavano alcuni monili d'oro.
Esibiti al proprietario quelli rinvenuti addosso al Dzelatovic, lo stesso li riconosceva come quelli di sua proprietà appena asportati.
I due cittadini serbi sono stati, perciò, accompagnati in Questura, arrestati e associati presso la locale Casa circondariale.
Nell'ambito dei controlli, inoltre, sono state controllate e identificate 135 persone e sono state fermate 80 autovetture.
Come si ricorderà, già la scorsa settimana sempre personale della Squadra Mobile della locale Questura aveva notificato tre ordini di custodia cautelare emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste a carico di tre cittadini serbi, resisi autori di una serie di furti in appartamento perpetrati soprattutto nel tardo pomeriggio - prima serata in provincia durante gli scorsi mesi di settembre e ottobre.A finire in carcere erano stati A.L., G.M. e N.P., nati rispettivamente nel 1964, 1982 e 1990, che durante la loro presenza in città avevano hanno alloggiato presso hotel e affittacamere.
In quest'ottica di contrasto all'attività predatoria sono stati rafforzati anche i controlli di retro valico attuati perlopiù - ma non solo - da personale della locale Polizia di frontiera. Nella tarda mattinata di mercoledì, infatti, a Fernetti, personale della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Opicina ha fermato un furgone con targa rumena che stava lasciando l'Italia.A bordo due cittadini rumeni, nati nel 1984 e nel 1983, uno residente e uno domiciliato in località del Lazio, che trasportavano uno scooter, un trattore di modeste di dimensioni e pneumatici usati sia di autovetture, che di furgoni, che di motoveicoli. Il primo è risultato essere provento di furto avvenuto nel luglio 2012 ad Anguillara Sabazia (Roma), mentre sono in corso accertamenti in merito al trattore. Tutto il materiale rinvenuto a bordo del furgone, unitamente allo stesso, è stato sequestrato, mentre i due rumeni sono stati denunciati per ricettazione.
Con l'avvicinarsi delle festività di fine anno si desidera ricordare alla cittadinanza di non lasciare incustodite le proprie abitazioni a lungo soprattutto nel tardo pomeriggio; è stato rilevato, infatti, che i ladri entrano in azione soprattutto al crepuscolo, forzando finestre o portefinestre site per lo più al primo piano, e che non esistono zone della città prese particolarmente di mira, ma questa attività predatoria avviene a macchia di leopardo.